SIENA. Giovedì (2 settembre), alle 20 nell'Orto de' Pecci è in programma una cena vegetariana e lo spettacolo "Figli della stessa lupa".
Si narra, infatti, che Siena fu fondata da Senio, figlio di Remo, scampato al perfido zio Romolo. Senesi e romani sarebbero, quindi, stati allattati dalla stessa lupa, quella che possiamo vedere riprodotta in molte strade della Capitale così come nella nostra città. Sicuramente, leggenda a parte, esiste un legame culturale, siamo, entrambi, strettamente imparentati con gli antichi etruschi e da questi abbiamo ereditato il senso dell'ironia e della leggerezza che si traduce, a livello di cultura popolare, nel gusto per la satira amabile la beffa. Tra gli autori della letteratura popolare le somiglianze sono tantissime, prime tra tutte l'uso del vernacolo e la forma poetica del sonetto.
Lo spettacolo all'Orto de' Pecci di giovedì metterà proprio a confronto queste due culture poetico-popolari attraverso i cantori più conosciuti della romanità: Belli e Trilussa, e i poeti vernacolari senesi, da Giovannelli, Felici, Fontani, Giannelli padre e figlio, Fini, Landini, ecc. fino agli allievi del Laboratorio del sonetto.
"Figli della stessa lupa" è interpretato dal senese Francesco Burroni e dal romano Julio Solinas, entrambi attori storici del Math d'improvvisazione teatrale.
Il costo per la serata (che in caso di pioggia si terrà all'interno del ristorante) è di 25 euro. I posti sono limitati, quindi è indispensabile la prenotazione al 0577/222201 (preferibilmente entro il giorno precedente, 1° settembre) oppure a info@ortodepeci.it.
Il programma completo della rassegna, che proseguirà fino al 16 settembre, è visibile su www.aresteatro.it
Si narra, infatti, che Siena fu fondata da Senio, figlio di Remo, scampato al perfido zio Romolo. Senesi e romani sarebbero, quindi, stati allattati dalla stessa lupa, quella che possiamo vedere riprodotta in molte strade della Capitale così come nella nostra città. Sicuramente, leggenda a parte, esiste un legame culturale, siamo, entrambi, strettamente imparentati con gli antichi etruschi e da questi abbiamo ereditato il senso dell'ironia e della leggerezza che si traduce, a livello di cultura popolare, nel gusto per la satira amabile la beffa. Tra gli autori della letteratura popolare le somiglianze sono tantissime, prime tra tutte l'uso del vernacolo e la forma poetica del sonetto.
Lo spettacolo all'Orto de' Pecci di giovedì metterà proprio a confronto queste due culture poetico-popolari attraverso i cantori più conosciuti della romanità: Belli e Trilussa, e i poeti vernacolari senesi, da Giovannelli, Felici, Fontani, Giannelli padre e figlio, Fini, Landini, ecc. fino agli allievi del Laboratorio del sonetto.
"Figli della stessa lupa" è interpretato dal senese Francesco Burroni e dal romano Julio Solinas, entrambi attori storici del Math d'improvvisazione teatrale.
Il costo per la serata (che in caso di pioggia si terrà all'interno del ristorante) è di 25 euro. I posti sono limitati, quindi è indispensabile la prenotazione al 0577/222201 (preferibilmente entro il giorno precedente, 1° settembre) oppure a info@ortodepeci.it.
Il programma completo della rassegna, che proseguirà fino al 16 settembre, è visibile su www.aresteatro.it