Dal 21 al 24 settembre una selezione di film d’autore giapponesi, degustazioni e talk, per creare un ponte culturale tra Italia e Giappone. Organizzatori: l’UniStraSi, con l'Istituto Giapponese di Cultura di Roma
FIRENZE. Il panorama culturale toscano si arricchisce, da quest’anno, di una nuova iniziativa internazionale: il Festival del Cinema Giapponese. Ad organizzare l’edizione “pilota” del festival, l’Università per Stranieri di Siena – nell’ambito delle attività di Terza Missione del Dipartimento di Studi Umanistici, con il supporto del Centro di Eccellenza per la Ricerca e dei centri linguistici CLUSS e CLASS – l’Istituto Giapponese di Cultura di Roma, grazie al Comitato Scientifico del Festival, presieduto dalla professoressa Maria Gioia Vienna, in collaborazione con l’Area Cinema di Fondazione Sistema Toscana.
Oltre a favorire la cooperazione culturale e istituzionale tra Italia e Giappone, obiettivo principale del Festival del Cinema Giapponese in Toscana è quello di aprire una finestra sul mondo culturale del paese asiatico, grazie alla proiezione di film e all’incontro con i registi e gli esperti della cinematografia giapponese. La programmazione dei film, otto pellicole restaurate in formato 16mm, restituirà agli spettatori sia una retrospettiva del canone classico giapponese, sia una selezione di opere nuove e recenti, rappresentative del nuovo cinema nipponico.
Studiosi ed esperti saranno presenti in sala per introdurre le varie sessioni del festival, in cui sono suddivisi i film. Tema della prima edizione del festival: “Il Giappone come set cinematografico:
narrazioni e territorio, tra tradizione e iper sviluppo”. La scelta di presentare anche il Giappone rurale al pubblico italiano ha consentito al festival di ottenere il sostegno del Comune di Kanra (Prefettura di Gunma), che parteciperà con una presentazione della città e del suo territorio. Le otto opere che verranno proiettate dal 21 al 24 settembre sono state concesse gratuitamente dalla Japan Foundation attraverso l’Istituto Giapponese di Cultura di Roma. Fondazione Sistema Toscana offre al festival un supporto organizzativo e nella comunicazione.
Spazio al festival anche agli eventi che portano l’interesse del pubblico italiano sui prodotti tipici giapponesi, per sostenere la diffusione dell’Accordo di Partenariato Economico Europa-Giappone nei settori produttivi, del commercio e nel settore eno-gastronomico. Per questo motivo, l’azienda Seitoku Meijo, grazie all’interessamento del Comune di Kanra, contribuisce all’organizzazione di questa prima edizione, fornendo gratuitamente il sake che verrà utilizzato sia nel brindisi inaugurale, sia nelle degustazioni che arricchiranno le tre serate del festival.
Come evento collaterale, prevista una piccola mostra, nel foyer del Cinema La Compagnia, di oggetti appartenuti al critico cinematografico Mario Verdone, messi a disposizione dalla sua
famiglia, che testimoniano il legame tra lo studioso toscano e il mondo del cinema giapponese.
“Il filo rosso delle otto pellicole in programma – affermano gli organizzatori – è racchiuso nel tema della rassegna: “Il Giappone come set cinematografico: narrazioni e territorio, tra tradizione e iper- sviluppo. Il Giappone, come l’Italia, offre al pubblico immagini iconiche di luoghi, abitudini e stili di vita che sono, sì “veri”, ma che al tempo stesso non restituiscono la complessità dell’insieme. Tokyo, con i suoi landmark più potenti, talvolta stereotipati, è il luogo più rappresentato al cinema. Allo stesso tempo, grandi registi di ieri e di oggi, utilizzano come set naturali luoghi e paesaggi meno conosciuti, che assumono ruolo di vera e propria voce narrante, capace di suggerire senso all’azione sul grande schermo. Location, quest’ultime, splendide e quasi segrete, oggi al centro di fenomeni di grande attualità: l’abbandono delle campagne verso le grandi città; il turismo di massa, che le espone ad una lenta spoliazione della tradizione; il cambiamento climatico, ormai fuori controllo”.
Tutte le proiezioni e gli eventi sono ad ingresso gratuito.
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Programma Cinema Giapponese 21 – 24 settembre – La Compagnia
GIOVEDÌ 21 SETTEMBRE
ORE 17.00, CERIMONIA DI APERTURA: Hitoshi Moridaira, Vice Sindaco di Kanramachi, presenta la storia e il territorio della città e della prefettura di Gunma.
a seguire, KANRA. Castle Town of the Oda Clan (16′ – v.o. inglese) a seguire, Nishioka Yoshihiko, Consulente esperto per la produzione del sake presso l’azienda Seitoku Meijo, illustra le caratteristiche principali del sake e le diverse fasi della sua produzione.
a seguire, Nihonshu ga dekiru made (15′ – v.o. giapponese con sottotitoli in inglese)
ORE 21.00 Quando cessa la pioggia (Ame Agaru) di Takashi Koizumi (Giappone e Francia, 1999, 92′ – v.o. giapponese con sottotitoli in italiano). Da un racconto di Shūgorō Yamamoto (1903-1967) e con la sceneggiatura di Akira Kurosawa (1910-1998), che morì prima di poter dirigere il film personalmente. E’ la storia di quel che accade quando un gruppo di pellegrini è costretto dalla piena di un fiume a fermarsi presso una locanda di campagna. Nel tentativo di alleviare la tensione tra i compagni di viaggio, il rōnin Ihei si scontra con il rigido sistema di regole che inquadra la vita del samurai. Introduzione a cura di Norimasa Morita
VENERDÌ 22 SETTEMBRE
ORE 11.00 RICORDO DI MARIO VERDONE E DEI SUOI STUDI SUL CINEMA GIAPPONESE.
Presentazione dell’esposizione di alcune testimonianze del lungo rapporto dello studioso con il Giappone, rese disponibili per gentile concessione della famiglia Verdone.
A seguire, Benvenuti in Paradiso (Tōkyō jōkū irasshaimase) di Shinji Sômai (Giappone, 1990, 109′ – v.o. giapponese con sottotitoli in italiano). Yu è una kyanpein gāru (campaign girl), il cui volto compare ovunque, dalla pubblicità murale agli spot televisivi, fino alla carta stampata. Al di là dell’immagine che proietta nei lanci dei prodotti che le vengono assegnati, però, è una donna come tutte, esposta al problema delle molestie sul lavoro. Un giorno, il direttore dell’agenzia pubblicitaria per cui lavora, la aggredisce mentre sono in macchina…
Introduzione a cura di Roberta Novielli
ORE 17.00 Oshin di Shin Togashi (Giappone e Cina, 2013, 109′ – v.o. giapponese con sottotitoli in italiano). All’inizio della primavera del 1907, Oshin viene venduta dalla sua famiglia per 60 chili di riso. L’unico ricordo di casa sarà una moneta da 50 sen, che la bambina terrà con sé come portafortuna. Un brutto giorno, però, proprio quella moneta, la metterà al centro di un equivoco che la costringerà a fuggire sulle montagne. Dopo vicende drammatiche, la conquista di una vita serena sembra raggiunta con il nuovo lavoro presso un mercante di riso. Introduzione a cura di Luca Verdone.
Degustazione di sake offerta dalla ditta Seitoku Meijo
ORE 21.00 Il fiume Shimantō (Shimantō gawa) di Hideo Onchi (Giappone, 1991, 111′ – v.o. giapponese con sottotitoli in italiano). Dal romanzo autobiografico di Kyūzō Sasayama (n. 1950), è
la storia di Atsu, che è cresciuto in un villaggio della prefettura rurale di Kōchi, dove ha assorbito una visione del mondo fortemente indebitata con il folklore e le leggende trasmesse dagli anziani, e ora si scontra con il materialismo pragmatico della nuova vita di città, dove si è trasferito con la famiglia. Il disastroso tifone Isewan, del 1959, ridisegna ulteriormente la comunità e i suoi valori. Introduzione a cura di Maria Gioia Vienna.
SABATO 23 SETTEMBRE
ORE 11.00, I bambini dell’isola (Nijūyon no hitomi) di Yoshitaka Asama (Giappone, 1987, 129′ – v.o. giapponese con sottotitoli in italiano). Negli anni ’20, in una piccola isola del Giappone in cui le antiche tradizioni sono ancora osservate, la scuola elementare attende la nuova maestra. Quando Oishi arriva, vestita all’occidentale e in sella alla sua bicicletta, però, la diffidenza che genera è destinata ad essere vinta più dai suoi studenti che dagli adulti del luogo. Un incidente costringe la giovane docente a trasferirsi di nuovo. Introduzione a cura di Maria Gioia Vienna.
ORE 17.00, Notturno di Tokyo (Tōkyō yakyoku) di Ichikawa Jun (Giappone, 2013, 109′ – v.o. giapponese con sottotitoli in italiano). Vincitore del premio alla miglior regia del Festival del Cinema di Montreal del 1997, il film è incentrato sull’atmosfera di una strada commerciale di Tokyo attraverso le vicende di alcuni negozianti di zona, le cui vite si fondono in un curioso intreccio. A tentare di interpretarne i complessi rapporti sarà uno scrittore di romanzi che abita nel quartiere, sempre in cerca di materiale originale di cui nutrire le sue storie.
Introduzione a cura di Stefania Carpiceci Degustazione di sake offerta dalla ditta Seitoku Meijo
ORE 21.00, L’amore di Nabbie (Nabī no koi) di Yuji Nakae (Giappone, 1999, 92′ – v.o. giapponese con sottotitoli in italiano). Negli anni ’90, in una piccola isola dell’arcipelago di Okinawa, Nabbie non dimentica l’uomo che le hanno impedito di sposare da giovane. Anche per lui, SunRa, i sentimenti non sono cambiati e quando fa ritorno sull’isola nei panni di un bizzarro forestiero, sia alla nipote di Nabbie, Nanako, sia agli anziani capi-clan non rimane che constatare la persistenza di un amore, che resiste da più di mezzo secolo. Introduzione a cura di Luca Verdone
DOMENICA 24 SETTEMBRE
ORE 10.00, Neve di primavera (Haru no yuki) di Isao Yukisada (Giappone, 2005, 150′ – v.o. giapponese con sottotitoli in italiano). Ispirata all’omonimo romanzo del 1968 di Yukio Mishima
(1925-1970), la storia si svolge tra Tokyo, Kamakura e Nara intorno al 1912. In un mondo in cui idee e valori dell’Occidente mettono in discussione le tradizioni autoctone, i figli di due antiche
famiglie, Kiyoaki dei Matsugae e Satoko degli Ayakura, che si conoscono fin da bambini, finiscono per innamorarsi. Sarà la passione a trionfare, oppure vinceranno gli obblighi che entrambi sentono di avere verso il loro nome?
A seguire
Conversazione con Stefania Carpiceci, Norimasa Morita, Luca Verdone e Maria Gioia Vienna su “Narrazioni cinematografiche giapponesi in dialogo con il territorio: Riflessioni sull’esperienza
dell’Edizione Inaugurale 2023 e lancio dell’Edizione 2024”.
Info: wwwcinemalacompagnia.i