Marco Paolini atteso al Politeama di Poggibonsi
VALDELSA. Il Fenice Nine Arts International Festival svela i suoi segreti agli studenti delle scuole superiori. Giovedì 7 febbraio lo staff che sta lavorando alla VII edizione del prestigioso progetto culturale sarà protagonista di alcune lezioni al liceo Alessandro Volta e all’istituto Cennini – Don Bosco di Colle di Val d’Elsa, e all’Istituto Roncalli di Poggibonsi, per spiegare ai ragazzi il complesso percorso che porta alla creazione di un festival, da come nasce l’idea di base a come vengono effettuate le scelte artistiche, dagli aspetti tecnici e organizzativi fino al lavoro di promozione e comunicazione.
Dopo questo appuntamento nelle scuole, la VII edizione del Fenice Nine Arts International Festival prosegue il 13 febbraio alle ore 21 nella Sala maggiore del Teatro Politeama di Poggibonsicon Marco Paolini. All’interno de “Le parole, i giorni”, la rassegna curata da Dario Ceccherini, il poliedrico artista divenuto simbolo dell’arte affabulatoria e del teatro civile sarà protagonista del nuovo appuntamento con gli “Scaffali d’autore”, originali incontri con alcune personalità del mondo della cultura e delle arti. Nell’occasione Paolini proporrà lo spettacolo “ITIS Galileo” (biglietti 20 euro interi, 18 euro ridotti, 12 euro studenti. Da aggiungere il costo di prevendita. Per informazioni e prenotazioni Fondazione Elsa, tel. 0577 985697, www.leparoleigiorni.it, www.politeama.info, biglietteria@politeama.info). Quello di Paolini e Francesco Piccolini sarà un viaggio dedicato alla figura di Galileo, il padre della scienza moderna, che appare agli occhi dei contemporanei come un grande divulgatore dei propri studi, ma soprattutto come una mente che rimane aperta al dubbio fino alla fine, fino alla vecchiaia. Quando si parla di Galileo si pensa sempre a un anziano venerando: sarà una questione di iconografia, ma forse è anche perché si capisce che lo scienziato non si mette mai in pensione con la testa. Anzi, le scoperte più importanti le raggiunge dopo i sessanta anni. Galileo vive quattrocento anni prima di noi, in un’epoca governata da certezze e rigidità di pensiero, ma alcuni elementi tornano oggi a riaprire il confronto con quel passato. Con questo spettacolo Marco Paolini vuole coinvolgere nel ragionare, non solo nel raccontare, arrivare a una situazione in cui il pubblico non sia seduto tranquillo, sapendo di dover fare lo spettatore e basta. Va in scena a teatro un dialogo, anche se non proprio sopra i massimi sistemi, ma almeno su di un “minimo comune e multiplo”.
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