Un giallo ambientato negli anni '90 che "guarda" a Bernardino Cristofori, protagonista dei suoi romanzi medievali
SIENA. Fausto Tanzarella direttore della casa editrice senese Pascal nonché autore di romanzi gialli ambientati nella Siena del ‘300, è ora in libreria con un nuovo libro, “Il cerchio del fantasma”, edito dalla Oakmond Publishing, ambientato sempre a Siena, però nel 1991.
Fausto perché questo salto temporale così lontano dal tuo medioevo?
“Diciamo che ogni tanto sento il bisogno di prendermi una vacanza dal XIV secolo. Poi, come ha notato la rivista on line “Milanonera” che pochi giorni fa mi ha recensito, anche un libro ambientato nello scorso secolo comincia ad essere “storico”: non esistono i cellulari, la gente usa le cabine telefoniche; si fuma tranquillamente in tutti i luoghi pubblici; si viaggia a bordo di un’Alfetta o di un Maggiolone Wolksvagen. Insomma un’altra epoca”.
Al centro del romanzo c’è un fantasma…
“Forse. Un signore morto da un anno, che tutti hanno visto steso nella bara, comincia a mandare lettere e a fare telefonate di minaccia a certi suoi vecchi amici e poi li uccide. Le perizie dimostrano che la grafia delle lettere è proprio quella del defunto e risultano scritte da pochi giorni. Anche la voce intercettata al telefono dalla polizia è sicuramente quella del morto. Poi i suoi messaggi rivelano particolari che solo lui e il destinatario potevano conoscere: dunque un fantasma si aggira per Siena?
E per scoprire la verità si mette in moto il tuo nuovo investigatore, il giovane scrittore Andrea Olmi, che vive in un antico appartamento in Pantaneto, circondato da una marea di libri.
“Sì, diciamo subito che l’Olmi, così amante del silenzio e della concentrazione, non so se oggi abiti ancora in Pantaneto, ma allora si poteva… Lui si trova casualmente coinvolto nelle indagini ed essendo un giallista gli viene voglia di indagare”.
Ma attraverso Andrea Olmi tu hai trovato modo di mettere in campo anche Bernardino Cristofori, il tuo indagatore medievale.
“Per esigenze narrative avevo bisogno di fare cenno ai romanzi che scrive Olmi. Invece di inventarli di sana pianta ho preferito prestargli i miei, così nel romanzo lui appare come l’autore delle storie di Bernardino e, in fondo, si ispira a lui nel suo metodo d’indagine. Un piccolo gioco di specchi”.
Questo romanzo non è edito dalla tua casa editrice, la Pascal.
“Una piccola vanità: non mi va di pubblicarmi sempre da me, ogni tanto voglio verificare che ci siano anche altri disposti a scommettere sul mio lavoro. La Oakmond lo ha fatto”.
Il libro è già nelle librerie senesi oppure può essere acquistato su Amazon o su IBS. Quindi auguri al “Cerchio del Fantasma”.