Installazioni in mostra fino al 20 dicembre
SIENA. Un artista senese che espone a New York fa sempre notizia, soprattutto se le sue opere riscuotono plausi negli USA già da tempo e la critica se ne interessa ampiamente. L’artista in questione è Fabio Mazzieri, che ai primi di ottobre ha inaugurato, rimanendo per 16 giorni a New York, presso la Burger Gallery, una serie di lunghe tele dai 10 ai 20 metri, dipinte sui due lati, mostra che ha preso il nome di ‘’Fabio Mazzieri: Extended and Folded”. Del resto, non può giungere come una sorpresa questa mostra, dato che Fabio Mazzieri, già preside dell’istituto d’Arte di Siena, espone dal 1962 la sua arte in Francia, Germania, Palestina, Stati Uniti, regalando alla città innumerevoli opere come le fontane di Piazzale Rosselli, Stazione di Siena, dove i colori della Festa accendono specchi d’acqua in un tumulto di passioni.
‘’E’ stata una grande emozione essere a New York, invitato dal direttore della Burger Gallery Neil Tetkowski, e lavorare con studenti, galleristi, critici e collezionisti ci conferma Fabio – Sono stato invitato a tenere una lezione nella Karl and Helen Burger Gallery, entro il campus universitario, ed ho parlato del mio amore per il linguaggio del corpo, il silenzio, la voce. Gli studenti hanno dimostrato un grande interesse ed hanno osservato da vicino le opere, alcune delle quali sono state in mostra nel chiostro di Monticiano tempo fa. Una fantastica esperienza’’.
Alcune delle opere su carta di Fabio Mazzieri sono inoltre state inserire nella collezione della Kean University, che comprende opere di Rauschemberg, Rosenquist, Segal, Lokuta e molti altri artisti americani. Innumerevoli i titoli sulla stampa USA, come ‘’International Artis Visists Kean University’’.
La mostra ‘Fabio Mazzieri: Extended and Folded’’, che contiene dipinti a larghe pennellate di colore su tele tessute a mano dalla madre e dalla nonna dell’artista, prosegue fino al 20 dicembre ed è allestita nel Maxine and jack Lane Center for Academic Success on Kean University’s central campus. Si tratta di un successo per uno dei nostri più grandi artisti ma anche per la nostra città, che non ha molto spesso la possibilità di superare i confini talvolta ristretti della creazione artistica locale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA