Un dialogo a due voci, intimo ed emozionante, ispirato all’iconografia popolare degli “Ex Voto”. Protagonisti il danzatore Luciano Nuzzolese e la soprano Serena Saccardi
SIENA. Un dialogo a due voci, intimo ed emozionante, ispirato all’iconografia popolare degli “Ex Voto” da cui lo spettacolo di Francesca Selva prende il nome. Protagonisti il danzatore Luciano Nuzzolese e la soprano Serena Saccardi.
Una proposta nuova e in sintonia con l’atmosfera magica della Pinacoteca Nazionale di Siena, con cui la Compagnia Francesca Selva – Consorzio Coreografi Danza d’Autore sostenuta da Ministero della Cultura e della Regione Toscana – va in scena sabato 2 marzo alle 15.45 e alle 17.15 nell’ambito della rassegna “DanzArte. Azioni di danza tra i quadri della Pinacoteca di Siena” nata dalla sinergia fra la Pinacoteca Nazionale e la Fondazione Toscana Spettacolo onlus.
Nella scena irrompe la figura sacra, ammantata di oggetti d’oro. Ma a passo di danza la vedremo spogliarsi piano piano di ogni orpello. Ed è proprio di fronte alla semplicità di tanta bellezza troverà la salvezza chi ha fede nel miracolo. La richiesta di aiuto è accolta da qualsiasi parte arrivi, senza che ciò comporti un prezzo da pagare. Ad impreziosire la coreografia di Francesca Selva interpretata da Luciano Nuzzolese ci saranno le arie cantate dalla soprano Serena Saccardi e le composizioni musicali di Marco Alberghini.
“Gli “Ex Voto” sono un dono, un’offerta fatta alla divinità per una grazia ricevuta. Per ringraziare la divinità a cui si sono raccomandati, i fedeli portano in chiesa oggetti – spesso anche di valore dipinti, gioielli, immagini in cera – come simbolo della promessa fatta. Questa socializzazione e collettivizzazione della sventura che trova riparo nella grazia ricevuta, ha attirato la nostra attenzione perché non è solo un segno di riconoscenza ma anche una forma di spettacolarizzazione del dolore che a volte assume risvolti piuttosto grotteschi. Negli “Ex Voto” confluiscono il sacro e il profano. Il paradosso è che la richiesta di grazia finisce per avere un contraltare economico, si dona di più o di meno anche in base alla propria classe sociale per scampare al pericolo o per il pericolo scampato. In qualche modo, in questo rituale popolare ad essere celebrato è il potere temporale. Noi abbiamo provato a ribaltare il senso degli “Ex Voto” con un finale che sorprenderà gli spettatori” ha dichiarato Marcello Valassina direttore artistico della Compagnia Francesca Selva.
Subito dopo gli spettacoli, sono previste visite guidate di mezz’ora alla sezione rinascimentale e manierista del museo. Il progetto ha l’obiettivo di valorizzare la contaminazione fra linguaggi espressivi e trasformare i musei in teatri dove le arti si incontrano per coinvolgere in una esperienza unica la cittadinanza e soprattutto o giovani.
Gli ingressi sono a numero limitato e suddivisi su due turni. Sarà possibile prenotare scrivendo a pin-si.comunicazione@cultura.gov.it. La partecipazione agli spettacoli è inclusa nel biglietto di ingresso alla Pinacoteca ridotto a 2 euro.