La giovane e già molto affermata artista senese si presenta con le sue opere nelle aule della Siena School for Liberal Arts
SIENA. La pratica artistica alla luce della pratica quotidiana e il concetto di “utilità” nell’arte e nella sfera pubblica. E’ questo il tema al centro dell’ultimo appuntamento con “StARTers – Assaggi d’arte”, il ciclo di conversazioni d’arte promosso dal Siena Art Institute che si chiuderà giovedì (23 giugno) con la giovane ma già affermatissima artista senese Eugenia Vanni – autrice del Drappellone del Palio di luglio 2009, dedicato ai 700 anni del Costituto Senese e vinto dalla contrada della Tartuca.
L’appuntamento, dal titolo “To be able” e originariamente in programma alle 18.30, sarà anticipato alle 17.30. Invariata la location: le aule della Siena School for Liberal Arts (via Tommaso Pendola, 37, Siena – ingresso libero), scuola partner del Siena Art Institute che, in attesa dell’apertura ufficiale, prevista dopo l’estate, ha prestato I suoi locali a questa iniziativa.
“Gran parte della mia ricerca – spiega Eugenia Vanni – si sviluppa sul concetto dell’apprendere e del fare, da parte sia dell’artista, che lavorando acquisisce una conoscenza trasversale delle discipline che incontra, sia degli altri, che possono osservare la quotidianità da nuovi punti di vista. Tra I temi che affronterò nella mia lecture, anche quello della figura dell’artista e di come è cambiata nel corso del tempo”.
Con l’incontro con Eugenia Vanni si chiude con successo il calendario di “StARTers”, che da marzo a fine giugno ha visto una ventina di artisti, senesi e non, condividere tra loro e con la città il loro modo di intendere e fare arte.
“Ringrazio la comunità senese per aver risposto con curiosità e interesse a tutti gli appuntamenti di ‘StARTers’ – commenta Miriam Grottanelli, Direttore del Siena Art Institute – Soprattutto ringrazio gli artisti per l’entusiasmo con cui hanno ripercorso le loro esperienze, offrendoci sguardi inediti sull’arte, mostrandoci come l’arte riesca a farsi testimone di universi sociali, emotivi, culturali e costringendoci, talvolta, a riconsiderare il nostro modo di osservare la realtà che ci circonda”.
“Filo conduttore di tutti gli incontri – aggiunge Grottanelli – è stato il dialogo, il confronto aperto degli artisti tra loro e con il pubblico in platea, in perfetta sintonia con quello scambio di esperienze e prospettive che, con il Siena Art Institute, vogliamo incentivare. Dopo la pausa estiva, “StArters” tornerà in autunno con un nuovo ciclo di conversazioni che, ci auguriamo, contribuirà a rendere sempre più vivo e creativo questo spazio di comunicazione tra l’arte e la comunità”.
Come per tutti gli altri appuntamenti di “StARTers”, anche quello conclusivo sarà completamente accessibile ai sordi grazie ad un servizio di interpretariato in LIS.
Maggiori informazioni su <www.sienaart.org
Eugenia Vanni
Nata a Siena nel 1980, lavora tra Siena e Milano. Dopo il diploma in pittura all’Accademia di Belle Arti di Firenze, ha conseguito il Master in Visual Arts and Curatorial Studies al Naba di Milano. Tra le mostre che di recente l’hanno vista protagonista, la VI Biennale dei giovani artisti di Pisa (a cura di Ilaria Mariotti, Matteo Lucchetti, Lorenzo Mazza, Centro per l’arte Moderna e Contemporanea San Michele degli Scalzi, 2011) e la XIV Biennale internazionale di Scultura di Carrara, dove ha presentato, nell’ambito dell’evento parallelo “Niente da vedere tutto da vivere” (a cura di Lorenzo Bruni, scuola del Marmo Pietro Tacca, 2010), il video “Repetition is competition: azione diurna”, finalista nella sezione Video & Animazione al Premio Celeste 2010. Nel 2009 la personale “Ognuno sa ciò che l’altro pensa” alla Galleria Riccardo Crespi di Milano.
Per la città di Siena ha realizzato il Drappellone per il Palio di Luglio 2009, dedicato ai 700 anni del Costituto senese, e il Masgalano relativo ai Palii del 2008, offerto dal periodico “Il Carroccio di Siena”.
In allegato, un’opera di Eugenia Vanni