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E con Roberto Petruzzelli, Alessandro Vantini, Teodoro Giuliani, Roberto Vandelli, Giuseppe Lanino, Cailotto Giulia, Andrea De Manincor, Francesco Godina, Luca Marchioro. Scene Graziano Gregori. Costumi Carla Teti. Musiche Antonio Di Pofi. Una produzione Teatro stabile di Verona e Teatro stabile del Veneto.
Vent’anni dopo la tragica cavalcata in costume nella quale il protagonista si è “fissato” nel personaggio di Enrico IV che interpretava, Matilde Spina (la donna di cui era innamorato), Belcredi (il suo vecchio rivale in amore), la figlia di lei Frida e il suo fidanzato marchese Di Nolli (nipote dello stesso) vanno da Enrico accompagnati dal dottor Genoni (molto interessato al caso della sua pazzia) con l’intenzione di farlo rinsavire. Naturalmente l’arrivo di questi ospiti nella villa dove da vent’anni Enrico vive il suo personaggio – nei primi dodici realmente pazzo, negli ultimi otto per dolorosa necessità – con i suoi quattro finti consiglieri segreti ed il fedele maggiordomo travestito da umile fraticello, crea uno sconvolgimento emotivo in tutti i personaggi della vicenda che, ognuno a suo modo, rivive le emozioni del passato e lo stridente contrasto con il presente. L’idea del dottore è questa: mettere davanti a Enrico IV contemporaneamente Frida e la madre Matilde vestite con lo stesso costume del giorno della cavalcata, in modo da rendere evidente la distanza del tempo e farlo così rinsavire d’un tratto. Nell’allucinante e vivacissimo dialogo che ne segue, la follia appare come saggezza e la saggezza come inconsapevole follia.
“Paura di vivere e paura di amare, il tempo che scorre, scivola via e non ti accorgi che la vita è già passata, andata, e ancora non hai iniziato a viverla, hai rimandato aspettando qualcosa o qualcuno. Questo nostro Enrico IV di Pirandello – spiega il regista Paolo Valerio – vuole raccontare questo stato d’animo personale e universale. La storia di un uomo strano, forse troppo sensibile che si rifugia nella pazzia per non affrontare un mondo cinico e meschino. La storia di un uomo, che ci parla guardandoci negli occhi, dentro agli occhi, dentro al cuore. Un uomo solo che rappresenta la nostra solitudine, la paura di vivere, la paura di amare”.
La stagione teatrale è curata da Marco Parri per conto della Fondazione E.L.S.A., la stagione concertistica è programmata dalla Fondazione Orchestra Regionale Toscana. Sponsor ufficiale della rassegna è il gruppo Monte dei Paschi di Siena che anche quest’anno sostiene la stagione del teatro Politeama di Poggibonsi, con l’obiettivo di rafforzare l’impegno nella promozione e valorizzazione della cultura che costituisce un aspetto fondante del Gruppo stesso. Con il contributo della Fondazione Monte dei Paschi di Siena. Partner del cartellone anche la Elsauto Centrocar di Poggibonsi.
La Fondazione ELSA – Espressioni Linguaggi Spettacoli Azioni – nasce nell’aprile 2009 dalla trasformazione della Società Politeama Spa in Fondazione e rappresenta il primo passaggio di un percorso che prevede l'ingresso prossimo degli altri Comuni della Val d’Elsa senese e fiorentina all'interno della stessa Fondazione.
L’inizio degli spettacoli è programmato per le ore 21,00.
Informazioni: telefono 0577983067, fax 0577992789, e-mail: info@politeama.info – web: www.politeama.info. Prezzo biglietti: I settore € 24 prezzo unico, II settore € 21intero, € 18 ridotto.