La mostra dello "scultore del vuoto" è in programma da sabato 16 aprile fino a domenica 12 giugno, curata da Stella Severini
SARTEANO. Il riferimento al vuoto (questo il inglese il significato di Empty) caratterizza tutte le sculture di Guanci, realizzate con un sottilissimo filo con cui, appunto, “disegna” figure nel vuoto, un vuoto anche concettuale, da cui può emergere qualsiasi forma, sia fisica che di dialogo, altrimenti impossibile, come racconta una bellissima storia zen, se la realtà o la nostra mente sono già piene di concetti. Un dialogo che Guanci tenterà con le emergenze artistiche presenti a Sarteano, realizzando, o utilizzando, per ogni singolo luogo della mostra, un’opera concettualmente ad esso legata.
Ecco quindi che nella Chiesa di San Martino, che ospita la sala espositiva di arte sacra, campeggerà sospesa nel vuoto una rivisitazione della crocefissione, con un Cristo alto oltre due metri, realizzato con un sottilissimo filo di bronzo e rame argentato, peraltro in piena coerenza con il periodo pasquale in cui verrà inaugurata la mostra.
Nel museo archeologico invece il dialogo sarà con una dei principali gioielli archeologici di Sarteano, ovvero la Tomba della quadriga infernale, di cui Guanci rivisiterà tridimensionalmente il busto di Charun.
Nella rocca, accoglierà i visitatori una scultura a scala reale di una guerriera, opera in sintonia con l’attività del luogo, declinata al femminile, mentre nei livelli superiori, da cui si può spaziare con lo sguardo sulla Val di Chiana e la Val d’Orcia, quasi vi si potesse librare in volo, saranno ospitate prevalentemente sculture “volanti” di figure mitologiche, fantasiose e di uccelli.
Il museo dei presepi dal mondo accosterà alla sua collezione un bambinello della Natività appositamente realizzato per questa mostra.
Infine, nella biblioteca comunale troveranno collocazione due figure intente nella lettura.
Durante il periodo della mostra saranno previsti alcuni incontri con l’artista, sia per visite guidate ai luoghi espositivi che per un approfondimento sulla filosofia delle sue opere.
«Si conferma, attraverso questo grande artista – osserva il sindaco Francesco Landi – la volontà di valorizzare i nostri musei e luoghi della cultura, richiamando un pubblico attento ai nuovi linguaggi dell’arte»
La mostra è organizzata da Intrepido srl, soggetto gestore dei beni culturali e della promozione turistica, per conto del Comune di Sarteano. Gli orari di apertura sono quelli delle strutture indicate (i dettagli su: www.sarteanoliving.it), l’ingresso è gratuito (vale il biglietto cumulativo per musei e castello, prezzo 8 euro). Per informazioni, visite guidate e prenotazioni: Ufficio cultura e turismo – turismo@comune.sarteano.si.it, tel. +39 0578 269212.
Nota su Giuseppe Guanci
Giuseppe Guanci è un architetto/artista che realizza sculture con un sottilissimo filo metallico, che per questo motivo chiama “Tessoforme”. Ma a differenza di uno scultore tradizionale, che la lavora sul pieno della materia, lui lavora sul vuoto, per cui spesso viene appunto definito lo “scultore del vuoto”.
Le “Tessoforme” sono quindi caratterizzate dalla ricerca sul vuoto e ciò che esso “contiene”, nel tentativo di circoscriverlo con un sottilissimo filo metallico, con cui vengono disegnate nello spazio delle figure, con una sorta di tessuto tridimensionale.
Da un punto di vista concettuale fa riferimento alla filosofia orientale ed alla fisica quantistica le quali, entrambe, seppur con approcci diversi, s’interrogano sulla nostra illusoria percezione della realtà e di cui le sue opere divengono metafora, nel loro casuale intreccio di fili che pur tuttavia restituiscono delle figurazioni riconoscibili.