In mostra a Pontedera le opere dell'artista pisana
![](https://www.ilcittadinoonline.it/wp-content/uploads/originali/1316519053964.jpg)
Di Moreno Testi
PONTEDERA (Pisa). Al Centro per l’Arte Otello Cirri una personale di Emanuela Cavallini dal titolo “Palpiti del Vissuto”. L’iniziativa, curata da Stefano Neri con il coordinamento dell’assessorato alla Cultura del Comune di Pontedera, s’inserisce nel progetto culturale denominato “Dibattito sul contemporaneo” ideato da Ilario Luperini.
Ecco una breve biografia dell’artista, che ama dire di sé: «…il colore, da sempre espressione del profondo, legato alla materia e rielaborato dalla mente e dall’anima, diventa atto essenziale». Emanuela Cavallini, docente di Designer al Liceo artistico di Cascina (Pisa) ha vissuto diversi anni in Piemonte insegnando al Liceo artistico di Acqui Terme (Alessandria). Dopo un periodo Metafisico, si dedica alla ricerca di nuove espressioni usando materiali diversi; dall’inchiostro tipografico alla grafite, alle matite colorate. Negli anni Novanta, abitando in un Comune della Zona del Cuoio, intervalla la sua ricerca sul corpo umano e su elementi della natura con il riciclo dei ritagli scartati dalla lavorazione delle calzature. Dagli anni 2000 Emanuela Cavallini si sta dedicando al colore come una musica visiva. Le sue opere sono conservate in numerose collezioni private. Nel catalogo della mostra, una presentazione critica di Alessandra Scappini.
Hanno scritto di lei: Dino Carlesi, Nicola Micieli, Romano Masoni, Mario Lupi, Riccardo Ferrucci, Anna Vanni Lupi, Arturo Vercellino, Giovanni Bovecchi, Costa Emilia Gamaleri, Luigi Cocevari Cusar.
Sono state pubblicate opere su: “Ghibli” (Pontedera), “Il Grande Vetro” (Santa Croce sull’Arno), “Segni d’Arte” trimestrale d’arte (La Spezia).
La mostra resterà aperta fino al 30 ottobre nei saloni del Centro per l’Arte Otello Cirri, in via della Stazione Vecchia 6, a Pontedera. Con questo orario: dal lunedì al sabato 9-13 e 15-19. La domenica:16-19. L’Ingresso è libero. Per informazioni: tel. 0587 57282.
Nella foto da sinistra il critico Alessandra Scappini e l’artista Emanuela Cavallini