Sfruttamento delle risorse e degenerazioni dell'economia i temi dell'artista

E’ la poetica di Ellen Driscoll, visual artist statunitense protagonista del prossimo appuntamento di “StARTers”, il ciclo di chiacchierate d’arte del Siena Art Institute.
Nel corso della sua presentazione di domani (11 giugno) alle ore 18 (via Tommaso Pendola, 37, ingresso libero), intitolata “Core Sample”, Driscoll ripercorrerà con il pubblico di “StARTers” le principali tappe del suo percorso artistico. Tra i lavori ipiù recenti, l’installazione “Distant Mirrors”, un arcipelago di isole galleggianti nel fiume Providence, a Rhode Island, realizzato assemblando migliaia di bottiglie di plastica.
Una scultura che nasce come critica al moderno sistema economico e che, a partire dal modello di società sana rappresentato dalla Rhode Island del periodo della fondazione, nel XVII secolo, arriva a mostrare le degenerazioni della società e dell’economia contemporanee: degenerazioni simboleggiate nell’arcipelago dalle miriadi di isole su cui troneggiano – circondate da una risorsa sempre più sfruttata e per questo sempre più scarsa, l’acqua – architetture industriali e raffinerie di petrolio, divinità sul cui altare l’uomo del XXI secolo sta sacrificando se stesso e la sopravvivenza del pianeta in cui vive nel nome di una corsa al profitto che genera solo disuguaglianza, conflitti di classe e guerre. Un progetto che invita lo spettatore a riflettere sulle conseguenze delle sue azioni, anche di quelle più semplici e quotidiane, come bere un sorso d’acqua da una bottiglia di plastica.
Dopo l’incontro con Ellen Driscoll, “StARTers” proseguirà martedì 18 giugno con il visual artist americano Jarrod Beck, summer resident artist del Siena Art Institute per il mese di giugno.
Tutti gli appuntamenti di “StARTers – Assaggi d’arte” sono ad ingresso libero e gratuito. Il calendario completo è disponibile sul sito www.sienaart.org
Ellen Driscoll
Ellen Driscoll è una visual artist americana il cui lavoro spazia dalla scultura al disegno alle installazioni di arte pubblica. Tra gli ultimi interventi su larga scala, “Distant Mirrors”, un arcipelago di isole galleggianti nel fiume Providence, a Rhode Island, “FastForwardFossil #2” alla Smack Mellon, Brookly, NY, e “Revenant” e “Phantom Limb” per Nippon Ginko, Hiroshima, Giappone.
Tra i lavori meno recenti, “The Loophole of Retreat” al Whitney Museum at Phillip Morris, “As Above, So Below”, una collezione di 20 immagini in vetro e mosaico per il Grand Central Terminal,“Catching the Drift”, un bagno per lo Smith College Museum of Art e “Wingspun” nel corridoio Arrivi internazionali dell’aeroporto Raleigh Durham.
Driscoll ha ricevuto fellowship dalla Guggenheim Foundation, dal National Endowment for the Arts, dal Bunting Institute della Harvard University, dalla New York Foundation for the Arts, dal Massachusetts Council on the Arts, dalla LEF Foundation, dalla Rhode Island Foundation e da Anonymous Was a Woman.
I suoi lavori fanno parte delle principali collezioni, pubbliche e private, tra le quali quelle del Metropolitan Museum of Art e del Whitney Museum of Art.