Il tema del lavoro affrontato con grande umanità
di Paola Dei
SIENA. Al cinema Pendola l’ultimo film di Luc Dardenne e Jean Pierre Dardenne: Due giorni e una notte con Marion Cotillard, Fabrizio Rongione, Pyli Groine, Simon Caudry, Catherine Salèe.
Una realtà mostrata senza fronzoli o edulcorati che affronta il tema del lavoro con grande umanità.
Sandra, lavoratrice in una piccola azienda che realizza pannelli solari, è sposata ed ha due figli. Avendo sofferto di depressione è considerata quasi un peso poco produttivo e per questo motivo viene chiesto ai suoi colleghi di votare affinché venga licenziata. Chi lo farà riceverà un incentivo di 1000 Euro. Sandra si batte per il suo lavoro e, dopo aver chiesto ed ottenuto una votazione segreta, cerca di convincere i colleghi a non votare contro di lei ma il tempo a sua disposizione è pochissimo. Così come nel film La parola ai giurati di Sidney Lumet, uno dei giurati deve convincere gli altri ad assolvere l’imputato, qui la donna deve convincere i colleghi a non condannarla alla mancanza di lavoro, mentre si trova immersa in un guerra fra poveri dove la fame azzera la solidarietà che per fortuna non viene mai meno nella sua famiglia.
Fra i colleghi non tutti sono consapevoli delle loro emozioni ma lentamente ognuno mostra il suo mondo: chi si nega, chi ha paura, chi ricorda l’aiuto ricevuto da lei in passato, ma tutti sono accomunati da un grande senso di insicurezza.
Molto bella la figura di Sandra, sensibile e poco incline a sopravvalutarsi ma che trova la forza di reagire senza umiliarsi e con grande comprensione umana, una bella figura fragile, impaurita ma delicatamente vera e piena di pietàs.
I due fratelli Dardenne hanno già affrontato il tema del lavoro nel 1996 con il film La promesse, dove affrontavano la questione del lavoro clandestino, poi con la successiva opera Rosetta, sempre sul tema del lavoro si aggiudicarono la Palma d’Oro a Cannes e riuscirono a far diventare operativa una legge a tutela del lavoro giovanile, frutto delle riflessioni che il film aveva stimolato in Belgio.