POGGIBONSI. La Pizzica salentina ed un affascinante spettacolo di Joan Baixas si alterneranno sul palco della Rocca di Staggia Senese.
Domani (15 giugno), infatti è in programma un doppio appuntamento con il Festival Internazionale delle Ombre, giunto alla quattordicesima edizione con la direzione artistica di Marcella Fragapane.
Nel pomeriggio di domani si terrà anche un seminario di Pizzica Pizzica tenuto da Serena D'Amato, organizzato in collaborazione con Tiziano Massaroni dei Macelli di Certaldo. Il seminario si terrà dalle 16,30 alle 18,30 ed è possibile iscriversi telefonando al numero 348/2450579. Alle 21,45 poi l'esibizione sul palco di Staggia della stessa D'Amato, accompagnaa da Salvatore Crudo.
Alle 21,45 poi sarà il pittore e regista spagnolo Joan Bixa a salire sul palco con il suo “Tierra Prenada”, uno spettacolo-performance con l'artista sul palco che attraverso terra, polvere, fango e cenere rievoca luoghi ed emozioni.
“L'ombra del vivere” è il titolo dell'intera rassegna organizzata dal Comune di Poggibonsi in collaborazione con le associazioni Stacciaburatta e Amici di Staggia Senese, il patrocinio di Regione Toscana e Provincia di Siena e con il contributo della Fondazione Monte dei Paschi di Siena. L'obiettivo è quello di parlare del tema complesso della morte con i linguaggi del teatro, della poesia, delle immagini affidandosi alla parola di filosofi e letterati. Informazioni: <www.festivalombre.it
Lo spettacolo
Tierra Prenada prevede polvere, acqua, fango, luce, oscurità, suoni che non sono musica, immagini che non sono quadri, dipinti dal vero su un telo che cambia continuamente prospettiva. Il mondo è un grande arazzo tessuto con piccole storie: intuizione, desiderio, frustrazione, speranza, limo, terra scura, terra gravida, guardare, parlare, la famiglia, i viaggi, il sesso, la poesia, il mondo in mano, vicino e intimo.
Non è uno spettacolo, ma un processo di azioni sulla terra: ha avuto inizio nel deserto dell’Australia, dove il colore è solo luce, ha preso forma in Puxkin, espressione di una Russia stanca, primitiva e fertile, poi nella biblioteca di Sarajevo, fra le ceneri di milioni di libri bruciati e si è sviluppato in più di dieci anni in diverse versioni in tutto il mondo.
La Compagnia
Joan Baixas pittore, regista teatrale e burattinaio, dipinge con le mani su un grande schermo: I suoi disegni si intrecciano con ombre, foto, video e animazioni. Il risultato è un quadro effimero e magico che appare e scompare davanti al pubblico, privo di interpretazioni razionali, espressione di pura ed elementare poesia.