Non oltrepassare la linea gialla, questo il titolo dello spettacolo, nasce da una riflessione sulla condizione della donna migrante nella sua duplice condizione di minoranza, in quanto donna e in quanto migrante, all’interno della cultura del Paese che le accoglie. Una riflessione sull’identità, sugli stereotipi con cui vengono guardate e giudicate queste donne, sui modelli culturali del Paese ospitante a cui loro stesse decidono e desiderano conformarsi o a cui oppongono un chiaro rifiuto. Una riflessione sugli elementi dell’incontro tra culture.
La scena si svolge all'interno di una stazione della metropolitana di una qualsiasi città del mondo “occidentale”, dove donne migranti sole, sostano nell’attesa del treno che le riporterà a casa dopo una lunga giornata di lavoro.
Ogni donna porta con sé la fatica, l’isolamento della non appartenenza ad un luogo, ognuna ha una storia da raccontare, una piccola storia di fuga, di necessità, di solitudine, di speranza e ricerca di identità. Nel tempo irreale e piatto della stazione sotterranea questi personaggi raccontano le loro storie, i loro sogni e, nell'attesa, alcuni di questi sogni si materializzano offrendoci non più corpi stereotipati, ma pensieri, piaceri, desideri di persone costrette alla fuga mondo.
Lo spettacolo nasce nell'ambito del progetto europeo Migrant Women ed è stato presentato per il Mater Festival di Montepulciano a marzo 2009. I testi sono di Maria Grazia Putini, in scena Valeria Bassi, Chiara Bindi, Alessandra Camozzi, Franca Cugusi e Laura Mariottini.
La rassegna di Libero Circuito nello spazio della Corte dei Miracoli è resa possibile grazie anche al contributo del Comune di Siena e della Fondazione Banca Monteriggioni.
Per informazioni e prenotazioni: 057748596; <uffstampa@lacortedeimiracoli.org