Lo spettacolo di Armando Punzo è ispirato al saggio di Sartre
SIENA. Ispirato al saggio che Jean Paul Sartre dedicò nel 1952 all’amico Jean Genet, contribuendo a far nascere il mito contraddittorio dell’eccentrico scrittore francese, “Santo Genet”, lo spettacolo in programma per venerdì prossimo, 27 marzo, al Teatro dei Rinnovati. Il drammaturgo e regista Armando Punzo fa rivivere le avventure di Genet da vagabondo e avventuriero tra carcere, crimine, passioni politiche e slanci erotici, attraverso i corpi e le voci dei detenuti-attori della Compagnia della Fortezza del “Centro Teatro e Carcere” di Volterra, ottenendo una voluta confusione tra realtà e finzione, biografia e autobiografia.
Il risultato è un poetico e colorato omaggio all’artista parigino da parte di uomini che, come lui, vivono quotidianamente sul filo dell’ambiguità, avendo trasformato la dura realtà del carcere in un luogo di bellezza e arte. Gli attori diventano così la vera incarnazione del messaggio dell’opera di Genet: “la bruttezza è bellezza in riposo”.
La prevendita dei biglietti è attiva fino a mercoledì 25 al numero del call center 0577 292614-15 in orario 9,30/12,30; oppure, on line sul portale www.comune.siena.it nella sezione “Biglietteria teatri e musei” dei servizi on line. La vendita diretta al botteghino dei Rinnovati, invece, è in funzione giovedì 26, dalle 17 alle 20, e nella stessa data di rappresentazione dello spettacolo, a partire dalle 16. In questi stessi giorni e orari, possibili anche le prenotazioni telefoniche contattando lo 0577 292265.