In questo week end due sono le produzioni in prima visione a Bologna che arrivano a Radicondoli:Siamo qui da Vent'anni di Sandro Bozzolo e Fast Fashion di Gilles Bovon ed Edouard Perrin
RADICONDOLI. Dalla Papua Nuova Guinea alla Palestina, dalla Siberia all’Iran, dalle Alpi italo-francesi alla Corea del Nord. Questa edizione che sta per cominciare è un viaggio intorno al globo per parlare di crisi climatica, diritti civili e popoli indigeni come custodi dei territori.
Sono storie di adattamenti e resistenza, rivendicazioni e sofferenze, di riscatto e memoria, raccontate in 10 film e uno spettacolo
musicale di grande poesia, con la musica di Andrea Basevi, le immagini di Tullio Pericoli e il quartetto d’archi della scuola di musica
di Fiesole.
I documentari in cartellone sono film pluripremiati nel circuito dei festival internazionali, in particolare al Terra di Tutti Film Festival
appena conclusosi a Bologna di cui saranno proiettati i vincitori, introdotti dal direttore del festival bolognese Jonathan Ferramola.
In questo primo week end di Destinazione Sud, due sono le produzioni in prima visione a Bologna che arrivano a Radicondoli:
Siamo qui da Vent’anni di Sandro Bozzolo che dà voce ai veri protagonisti dietro alla produzione del Barolo e del Moscato, in uno
scenario locale che rappresenta però l’intero settore agroalimentare, costituito da manodopera migrante spesso sottopagata e senza
diritti; e Fast Fashion di Gilles Bovon ed Edouard Perrin, che racconta l’industria del tessile a buon mercato, svelando l’intero
percorso che fa arrivare milioni di indumenti nelle vetrine dei grandi marchi a basso costo come Zara o H&M, un percorso che
include un elevato sfruttamento lavorativo ed enormi rischi ambientali.
La Papua Nuova Guinea è invece la protagonista di Ophir di Alexandre
Berma e Olvier Pollet, vincitore del premio Senni al Terra di Tutti Film Festival, con la comunità indigena dell’isola di Bougainville
che viene sottomessa dagli europei per l’estrazione di rame e oro.
La domenica 7 novembre è dedicata alle politiche di contrasto alla crisi climatica, declinate in due opere diversissime per linguaggi e
poetica: al pomeriggio lo spettacolo musicale L’uomo che piantava gli alberi, che prende spunto dall’omonimo racconto ecologista
dello scrittore francese Jean Giono, e alla sera lo straordinario Once you Know di Emmanuel Cappellin, che racconta l’intimo
viaggio del regista attraverso l’abisso di un mondo sull’orlo del collasso climatico.
Un evento promosso da Associazione Culturale Strane Genti
con il contributo e il patrocinio del Comune di Radicondoli
realizzato in collaborazione con Arci Belforte, Terra di Tutti Film Festival, Punto informazioni turistiche Radicondoli
direzione artistica Viviana Insacco | grafica Ammos Atelier | supporto alla programmazione Jonathan Ferramola
Tutte le proiezioni e lo spettacolo sono ad ingresso gratuito. Se vuoi sostenere il Festival, puoi fare una donazione
all’entrata. Riceverai una spilla o una maglia di Destinazione Sud Festival.
I documentari sono in lingua originale con sottotitoli in italiano.
Saranno rispettate le norme di contrasto al Covid19, è per tanto necessario avere il green pass
Per chi desidera fermarsi a mangiare, al Ristorante Le Mura (proprio sopra l’Arci Belforte): drink e buffet | 10,00 euro |
gradita la prenotazione entro il giorno prima al numero 3356616055
Per chi desidera fermarsi a dormire, Radicondoli offre un’ampia scelta di soluzioni. Per prenotare una stanza o un
agriturismo, contattare il Punto informazioni turistiche al n. 0577 790800
Per altre informazioni: 333 7386859