COLLE DI VAL D’ELSA. A Colle di Val d’Elsa presso la sala espositiva del Museo di San Pietro sarà visibile dal 26 dicembre al 6 gennaio 2019 una mostra monografica dedicata a Marco Borgianni.
L’esposizione dal titolo Dei e Eroi presenta una selezione di opere che permettono di mostrare gli ambiti espressivi indagati dall’artista che sono essenzialmente la natura e il corpo umano.
Nel ciclo esposto, fondamentale è il legame del Borgianni con la Toscana, propria terra di nascita e formazione, e con la tradizione artistica della Regione, soprattutto con i maestri come Jacopo della Quercia e Michelangelo. I grandi capolavori del passato sono sapientemente rielaborati con una tecnica e una resa molto originale dove le imponenti figure appaiono come consumate dal colore ma al tempo stesso assumono una nuova identità.
La ricerca artistica del Borgianni spazia anche nella scultura. Sono presenti in mostra alcune opere in legno, ceramica, gesso, bronzo patinato il cui soggetto prediletto è figura femminile. Le figure femminili sono spesso ripiegate e raccolte su se stesse quasi a simboleggiare uno scrigno che custodisce il più prezioso miracolo del mondo, quello della vita di cui il corpo femminile è portatore e simbolo. Queste sculture sono anche un inno alla bellezza, all’accoglienza morbida e generosa delle donne.
La mostra è visibile tutti i giorni dalle 11.00 alle 17.00, ultimo ingresso alle16,30.
Biografia
Artista poliedrico (pitture e scultore), nasce a Vico d’Elsa nel 1946, si forma prima a Siena dove frequenta l’Istituto d’Arte diplomandosi maestro d’arte in ceramica. Nel 1967 frequenta la Facoltà di Pittura all’Accademia di Belle Arti di Firenze. In quegli anni prende parte a vari concorsi indetti in Toscana vincendo anche diversi premi. Nel 1970 è tra i fondatori della rassegna d’arte contemporanea “Vico Arte” alla quale partecipano articsti come Guttuso, Treccani, Maccari, Murer e Zancanaro
A partire dagli anni Ottanta del secolo scorso si afferma nel panorama internazionale con diverse esposizioni in Italia, in Marocco (Rabat), in Francia (Auvers sur oise, Parigi, Reims, Grenoble), in Svizzera (Ginevra) in Canada e in Giappone.
Nel 1992 l’Istituto Italiano di Cultura di San Francisco ospita una sua mostra personale che gli conferì ulteriore fama e visibilità nel mondo della critica e del mercato.
Nel 1995 affresca la Cappella di San Michele in Colle Petroso a Radda in Chianti e nel 1996 la cappella del Cimitero della Misericordia di Poggibonsi. Nel 1997 dipinge il drappellone per il Palio dell’Assunta di Siena. Dalla fine degli anni Novante espone in importanti centri di cultura italiani ed esteri.