Il convegno, aperto alla comunità accademica e alla cittadinanza, vedrà la presenza di circa cinquanta relatrici e relatori provenienti da tutto il mondo

SIENA. Si terrà dal 5 al 7 maggio 2025, nella sede didattica dell’Università per Stranieri di Siena (piazza Carlo Rosselli 27/28), il convegno “Decolonizzare il patrimonio culturale: stato dell’arte, metodologie e pratiche”, un evento internazionale e interdisciplinare ideato e organizzato da un comitato di docenti dello stesso ateneo con lo scopo di condividere riflessioni, casi di studio e direzioni presenti e future su un tema oggi quanto mai urgente, quello della decolonizzazione del patrimonio culturale, che ha molteplici risvolti sociali e politici, per le collettività coinvolte come per le istituzioni che sono chiamate ad attuare un processo di ripensamento della propria autorità e delle proprie categorie interpretative.
Il convegno, aperto alla comunità accademica e alla cittadinanza, vedrà la presenza di circa cinquanta relatrici e relatori provenienti da tutto il mondo, che si confronteranno sul tema della decolonizzazione del patrimonio culturale a partire da prospettive differenti relative ai campi dell’arte, dell’antropologia, dell’archeologia, dell’architettura, degli studi visivi, dei contesti educativi e museali, interrogandosi sulle metodologie della ricerca, sulle eredità contestate, sulle politiche della memoria, sui patrimoni intangibili e sulle forme della partecipazione, della riparazione e della restituzione.
Le giornate del 5 e del 6 maggio vedranno impegnati i partecipanti per l’intera giornata con diverse sessioni parallele e si concluderanno il 6 maggio con un concerto con musiche della tradizione del Marocco. Il convegno continuerà la mattina del 7 maggio e si concluderà in plenaria con la presentazione del numero speciale della rivista “Africa e Mediterraneo” sul tema delle restituzioni e con la discussione sugli spunti raccolti e le direzioni future.