Il Dipartimento di Scienze della Comunicazione della Facoltà di Lettere e Filosofia ha infatti ospitato la presentazione del libro “Il suono e l’inchiostro”, a cura del Centro Studi Fabrizio De André ed edito da Chiarelettere, che ripercorre i processi creativi del cantautore genovese, ma soprattutto si apre al mondo dei cantautori dell’Italia contemporanea e alimenta un dibattito sulla relazione tra poesia e la canzone d’autore.
Gianni Guastella, direttore del Centro Studi Fabrizio De André, ha presentato l’incontro. Il libro, come hanno spiegato i curatori Marco Gaetani, Marianna Marrucci ed Elena Valdini, è stato pensato in modo tale da trovare un linguaggio che fosse comune alle diverse discipline, che facesse passare la tradizione della musica italiana attraverso la canzone d’autore e che rimanesse fedele ai contenuti del convegno svolto nell’ottobre del 2007 dal quale è nata l’idea del libro.
Ne “Il suono e l’inchiostro”, scritto a più mani da studiosi, giornalisti e artisti, si alternano pareri diversi. Alcuni sostengono fermamente le differenze tra poesia e canzone in quanto appartenenti a due mondi differenti. Per altri, invece, la poesia degli anni Sessanta e Settanta ha siglato una scissione tra chi scrive e chi legge. I testi dei cantautori italiani raggiungono, ormai, quasi immediatamente molte fasce della società, sostituendo così il ruolo della poesia.
Alla fine dell’incontro il cantautore genovese Max Manfredi ha eseguito alcuni brani tratti dal suo ultimo album “Luna persa”.