Una rappresentazione in cui si fondono invenzione, scherzo, ironia
SIENA. Il passaggio da un sesso ad un altro di Orlando rappresenta una gioiosa negazione di tutti i ruoli prestabiliti, una divertente affermazione della polivalenza del carattere umano. A questi elementi del romanzo di Virginia Woolf (1928) si ispira la riduzione teatrale dell’opera omonima di Emanuela Giordano, in scena al Teatro dei Rinnovati dal 3 al 5 febbraio. Come nella scrittura così in questa rappresentazione si fondono invenzione, scherzo, ironia. Il viaggio fantastico che compie Orlando attraverso quattro secoli di storia, senza porre limiti all’esperienza, alla ricerca della piena realizzazione del suo essere affascina la regista, che invita lo spettatore a godere del divertimento, del gioco (la bizzarra apparizione di uomini vestiti da donne e vicevera), degli struggimenti amorosi, della rabbia e della nostalgia di Orlando prima uomo, poi all’improvviso donna, con gli stessi aneliti verso un’esistenza appagata. Già nel titolo la regista manifesta le sue finalità: la Commedia di Orlando. Il termine commedia ci rimanda ad un genere scenico in cui spesso il divertimento non è separato dall’ironia e suggerisce vari modi di lettura di ciò che si rappresenta, rispettando, pur nelle evidenti diversità, le intenzioni della scrittrice, senza alcun stravolgimento del suo romanzo.
A Isabella Ragonese è affidato il difficile compito di rappresentare Orlando da giovane uomo, perso in un mondo di sogni, a giovane donna, che li realizza diventando madre e pubblicando la sua opera “La quercia”. L’interpretazione denota un lavoro accurato, ma senza particolari approfondimenti, sul personaggio e convince sia per la voce, che per la gestualità, opportunamente non esasperate soprattutto nel ruolo maschile. La giovane attrice si trasforma sul palcoscenico senza suscitare perplessità, aiutata dal tipo di personaggio maschile ritratto: un nobile adolescente amante dell’arte, della natura e dell’amicizia. Mrs. Virginia Grimsditch è l’altra protagonista, amica e confidente, interlocutrice e consigliera di Orlando. Il ruolo è ricoperto dalla brava Sarah Biacchi e non da EriKa Blanc, come appare nella locandina dello spettacolo.
La musica della Bubbez Orchestra, eseguita da Giovanna Famulari violoncello e Massimo De Lorenzi chitarra, sottolinea le emozioni suscitate dai cambiamenti ed il passare del tempo. Ai momenti piacevoli si alternano altri in cui si avverte una certa insistenza quasi prevaricatrice sul resto. Le scene ed i costumi di Giovanni Licheri ed Alida Cappellini risultano di grande effetto nella loro semplicità, anche per l’uso sapiente delle luci.