Il canto come denominatore comune degli spettacoli
di Roberta Benvenuti
Da un lato la tradizione del canto in ottava rima e la storia del nostro Risorgimento, dall’altro un musical di cultura totalmente “yankee”. Detto così sembrerebbe preludio ad una sorta di scontro tra culture, ma applicare delle etichette ideologiche non renderebbe il giusto onore a nessuno dei due spettacoli, entrambi molto godibili. Certo, Garibaldi tocca di più le nostre corde, e in quest’anno così celebrativo della nostra Unità, la Compagnia del Bruscello ci rinfresca la memoria sulla vita e sul pensiero del personaggio in un modo che va ben oltre il celebre “obbedisco”, con un registro che va dall’ironico al solenne; e non è certo facile scrivere e interpretare la Storia in versi.
Lavoro difficile anche per il gruppo teatrale degli Squattri-nati di Castellina in Chianti, alle prese quest’anno con “La rivincita delle bionde”, versione italiana di “Legally Blonde”. Le musiche non sono così conosciute e trascinanti come quelle degli Abba utilizzate lo scorso anno per il più celebre “Mamma mia”, e l’ambientazione così americana che più americana non si può, tra Harvard, sogni di gloria, shopping e cheerleaders, magari lascia un po’ tiepidi al primo impatto, ma la bravura degli interpreti e l’innegabile simpatia della storia trascinano comunque verso un gran finale.
Culture diverse e spettacoli diversissimi che come denominatore comune hanno il canto – canto, non solo canzone – come metodo espressivo per raccontare, e, perché no, divertire. In comune anche l’entusiasmo e l’aspettativa che ogni anno si rinnovano attorno al Bruscello di Castelnuovo Berardenga, giunto ormai alla 14esima edizione, e al musical di Castellina in Chianti, più giovane di anni – e non potrebbe essere diversamente vista l’età media del gruppo…- ma che ha maturato già una bella esperienza. In entrambi i casi un nutrito gruppo di attori, almeno 30 per ciascuna compagnia, bambini, giovani, adulti e anziani, e un grande impegno organizzativo premiato come sempre dalla risposta del pubblico.