Venerdì 11 aprile alle ore 17 all'auditorium del Santa Chiara Lab

SIENA. L’umanità ha radici molto antiche, frutto di un lungo percorso evolutivo iniziato milioni di anni fa. Le scoperte della paleoantropologia e della genetica hanno permesso di ricostruire in maniera nuova questa storia, dimostrando che la nostra specie non è il risultato di un progresso lineare, ma di un processo complesso fatto di adattamenti ed estinzioni.
Per parlarne saranno a Siena Gianfranco Biondi dell’Università dell’Aquila e Olga Rickards dell’Università di Roma Tor Vergata, autori del volume “Umani da sei milioni di anni. L’evoluzione della nostra specie” (Carocci 2024).
L’incontro, “Dai fossili al DNA antico: come la tecnologia sta riscrivendo la nostra storia evolutiva”, è in programma venerdì 11 aprile alle ore 17 nell’auditorium del Santa Chiara Lab (via Valdimontone 1). Gli autori del volume ne discuteranno con Francesco Boschin e Stefano Ricci dell’Università di Siena e con il pubblico presente.
Si legge nella presentazione: “Il volume traccia la storia dell’evoluzione umana avvalendosi delle più recenti acquisizioni dell’analisi dei fossili e del DNA. La scoperta di nuove specie estinte e la ricostruzione del genoma dei neandertaliani e di altre specie hanno infatti fornito dati importantissimi. Oggi non sappiamo soltanto che la specie Homo sapiens non può essere suddivisa in razze e che alcuni nostri antichi parenti erano probabilmente in grado di utilizzare un linguaggio complesso simile al nostro, ma anche che in noi sono presenti alcuni dei loro geni, tra cui quelli che, per chi li possiede, rendono più aggressivo il COVID-19. La ricerca etologica, inoltre, ha dimostrato come la nostra morale abbia un’origine evoluzionistica e che condividiamo la sua radice con gli altri primati”.
L’evento, che ha il patrocino dell’Accademia dei Fisiocritici e vede la collaborazione della Libreria Senese, potrà essere seguito anche da remoto sul canale youtube del circolo Episteme.
L’incontro si inserisce nel ciclo “Idee in Movimento”, nato nell’ambito delle attività di Terza Missione dell’Università di Siena in collaborazione con il Circolo culturale Epistème con l’obiettivo di investigare la relazione tra il progresso tecnico-scientifico e il senso comune.