SIENA. Sul palcoscenico dei Rozzi, sabato (24 gennaio), alle 21.15, Cristiani di Allah (compagnia Gershwin), direttamente tratto dall’omonimo libro di Massimo Carlotto, uno dei più famosi scrittori europei di noir, ma anche drammaturgo e sceneggiatore, che nello spettacolo è la voce narrante.
Maurizio Camardi, ai sassofoni, duduk e flauti etnici, e Mauro Palmas, al liuto cantabile e la regia di Velia Mantegazza, per mettere in scena una nuova forma di spettacolo teatrale, e, soprattutto, il connubio tra letteratura e musica. E’ la storia degli oltre 300.000 cristiani, che, nel solo Maghreb, tra il 1500 e il 1800, abiurarono per abbracciare l’Islam.
Una parte si convertì per sfuggire alla schiavitù, l’altra scelse liberamente per sfruttare le occasioni offerte da una società dove il destino degli uomini non era deciso fin dalla nascita, come in Europa, ma ognuno era “fabbro di se stesso”. Furono proprio i rinnegati, come venivano chiamati gli ex cristiani, a diventare i principali artefici della grandezza di Algeri, Tripoli e Tunisi. Cristiani di Allah racconta l’Algeri del 1542, attraverso le vicende personali di Lucia De Jani, famosa cantante veneziana, catturata in mare in compagnia dei suoi due musicisti, Miali e Missak, dal corsaro Redouane Rais.
Una straordinaria epopea dei rinnegati rimossa, a parte qualche eccezione, dalla storiografia occidentale, che ha cristallizzato la lettura del periodo storico in una granitica divisione tra culture incapaci di comunicare. In realtà, grazie a loro, il dialogo era ben aperto e il conflitto tra religioni serviva solo a celare la motivazione di fondo di quella guerra perenne: il controllo militare ed economico del Mediterraneo.
Così, la musica, la letteratura e la magia del palcoscenico, diventano strumenti per parlare di storie lontane, che hanno, però, una forte valenza nella realtà di oggi.
Lo spettacolo, nato dall’incontro tra lo scrittore Carlotto e i musicisti Camardi e Palmas, che hanno lavorato parallelemente, basandosi sulle stesse fonti storiche, ha, così, la capacità di attirare l’interesse del tradizionale pubblico dei lettori, degli amanti del teatro e della musica.
La biglietteria ai Rozzi sarà aperta venerdì 23, dalle 17 alle 20, e il giorno dello spettacolo, a partire dalle 16. Call Center, per la prenotazione dei biglietti fino al giorno che precede l’apertura della biglietteria, 0577/292615-292614.
Maurizio Camardi, ai sassofoni, duduk e flauti etnici, e Mauro Palmas, al liuto cantabile e la regia di Velia Mantegazza, per mettere in scena una nuova forma di spettacolo teatrale, e, soprattutto, il connubio tra letteratura e musica. E’ la storia degli oltre 300.000 cristiani, che, nel solo Maghreb, tra il 1500 e il 1800, abiurarono per abbracciare l’Islam.
Una parte si convertì per sfuggire alla schiavitù, l’altra scelse liberamente per sfruttare le occasioni offerte da una società dove il destino degli uomini non era deciso fin dalla nascita, come in Europa, ma ognuno era “fabbro di se stesso”. Furono proprio i rinnegati, come venivano chiamati gli ex cristiani, a diventare i principali artefici della grandezza di Algeri, Tripoli e Tunisi. Cristiani di Allah racconta l’Algeri del 1542, attraverso le vicende personali di Lucia De Jani, famosa cantante veneziana, catturata in mare in compagnia dei suoi due musicisti, Miali e Missak, dal corsaro Redouane Rais.
Una straordinaria epopea dei rinnegati rimossa, a parte qualche eccezione, dalla storiografia occidentale, che ha cristallizzato la lettura del periodo storico in una granitica divisione tra culture incapaci di comunicare. In realtà, grazie a loro, il dialogo era ben aperto e il conflitto tra religioni serviva solo a celare la motivazione di fondo di quella guerra perenne: il controllo militare ed economico del Mediterraneo.
Così, la musica, la letteratura e la magia del palcoscenico, diventano strumenti per parlare di storie lontane, che hanno, però, una forte valenza nella realtà di oggi.
Lo spettacolo, nato dall’incontro tra lo scrittore Carlotto e i musicisti Camardi e Palmas, che hanno lavorato parallelemente, basandosi sulle stesse fonti storiche, ha, così, la capacità di attirare l’interesse del tradizionale pubblico dei lettori, degli amanti del teatro e della musica.
La biglietteria ai Rozzi sarà aperta venerdì 23, dalle 17 alle 20, e il giorno dello spettacolo, a partire dalle 16. Call Center, per la prenotazione dei biglietti fino al giorno che precede l’apertura della biglietteria, 0577/292615-292614.