L'Unione Corale Senese per l'80° compleanno lancia un coro di voci bianche
SIENA. L’Unione Corale Senese Ettore Bastianini, a partire dall’anno in corso in cui compie il suo ottantesimo anniversario, ha inteso allargare la propria offerta musicale iniziando a proporre progetti didattici interni ed esterni all’istituzione stessa. In seno all’Unione Corale Senese, infatti, è nato il Coro di voci bianche preparato dal soprano Lara Leonard. Inoltre, rivolto alle scuole, ha proposto il corso annuale “Musicare cantando” all’interno del progetto didattico “Educare con e alla musica” in cui i bambini delle classi VA, VB e VD della Scuola primaria “Tozzi” sono stati preparati vocalmente dall’insegnante e direttore di coro Lucia Raffaelli e accompagnati dalla pianista Elina Yanchenko. Il corso ha visto la sua conclusione nella rappresentazione della recita per ragazzi “Wir bauen eine Stadt” (“Costruiamo una città”) del compositore tedesco Paul Hindemith su testo di Robert Seitz che ha avuto luogo mercoledì 29 aprile, 1° turno alle ore 16,30 e 2° turno alle ore 17,30, nei locali dell’Istituo Comprensivo “Federigo Tozzi” di Siena. La rappresentazione, sotto la regia di Teresa Della Torre, ha visto anche la partecipazione di molteplici artisti fra cui Aligi Voltan al fagotto e Giuseppe Baldesi al clarinetto, le scenografie sono state realizzate dai ragazzi sotto la guida di Jacopo Carli.
I bambini descrivono la volontà di costruire una città nuova, da loro ideata nei suoi tratti essenziali, un adulto, in veste di voce recitante, Silvio Guarducci, “guida”, di volta in volta, la formazione della struttura della città a partire dal conoscere chi sono gli abitanti della stessa. La musica, composta con melodie ritmate allegre e chiassose, ha uno stile contrappuntistico. Per essa l’autore non prescrisse una strumentazione precisa che viene lasciata alla decisione dei preparatori e alla disponibilità delle forze dell’organico musicale che nel nostro caso ha scelto di dar valore ad un gruppo di giovani percussionisti selezionati e preparati ad hoc fra le tre classi che hanno partecipato al progetto. ”Costruiamo una città” ha avuto negli anni un discreto successo, tradotta in molte lingue, in Italia è conosciuta nella strumentazione utilizzata anche in questa versione di Luciano Berio. L’esperienza è servita per gli studenti e per i docenti come occasione di scoperta e messa in gioco della propria persona, ma anche condivisione, scambio e continuo confronto in azioni che hanno permesso di assaporare ed abbracciare una consapevolezza comune di vantaggio collettivo.