CHIUSDINO. Un convegno sulla storia dell’abbazia di San Galgano si terrà a Chiusdino sabato 25 e domenica 26 maggio, proprio negli ambienti del monumento.
Il convegno è stato preparato dall’Accademia di San Galgano di Chiusdino, l’istituto culturale nato con l’intento di compiere ricerche e studi su san Galgano, cavaliere ed eremita, sui luoghi e sulle memorie galganiane, e più in generale sul monachesimo e sulla cavalleria.
L’evento fa parte un progetto ampio che ruota tutto intorno alla riqualificazione del centro storico di Chiusdino e alla valorizzazione e musealizzazione della casa natale del santo.
Il convegno vede il coinvolgimento di docenti universitari e dottori di ricerca nell’ambito del dialogo e del confronto fra diverse generazioni di studiosi; esso presenterà i più recenti studi sulla storia religiosa, sociale ed artistica dell’abbazia fra il XIII e il XVIII secolo, sulle sue filiazioni e sul ruolo di esse nella spiritualità e nella cultura dell’area tosco-umbra, attraverso una serie di interventi che saranno inaugurati sabato 25 amaggio, al mattino, dall’abate preside della congregazione cistercense di Casamari, Dom Loreto Maria Camilli.
Francesco Salvestrini, docente di storia medievale nell’Università di Firenze, introdurrà il tema del convegno con una relazione su “I primordi dei Cistercensi nella Tuscia del XIII secolo”.
Antonella Fabbri, ricercatrice nel Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università di Padova, presenterà il suo contributo sulla storia dell’abbazia dalle origini agli albori del XVI secolo.
Marco Frati, ricercatore di Storia dell’Architettura all’Università di Firenze, parlerà dell’architettura dei chiostri medievali in Toscana prima e dopo San Galgano.
Nel pomeriggio di sabato 25, seguiranno gli interventi di Francesco Borghero, assegnista di ricerca in Storia Medievale all’Università di Firenze, sulla celebre donazione effettuata dal Comune di Chiusdino dei terreni di Montesiepi, gli stessi in cui fu costruita la grande abbazia, e sui suoi risvolti giuridici.
Laura Neri parlerà degli stretti rapporti tra l’abbazia e il Comune di Siena.
Cinzia Cardinali, direttrice dell’Archivio di Stato di Siena, presenterà un contributo sui percorsi documentari e archivistici relativi alle filiazioni galganiane di Perugia.
Concluderà la sessione pomeridiana, Andrea Conti, presidente dell’Accademia chiusdinese, sulle vicende dell’abbazia durante il disastroso periodo degli abati commendatari, fino al collasso delle sue strutture e al suo abbandono.
La mattina di domenica 26 maggio Fabio Gabbrielli, professore associato di Storia dell’Architettura all’Università di Siena, parlerà del cantiere dell’abbazia nella sua dimensione internazionale nella Toscana del Duecento.
Seguirà il contributo di Eugenio Susi, storico medievista e uno dei massimi esperti in Italia di agiografia latina, sulle più attuali considerazioni sui rapporti fra Galgano da Chiusdino e il Ciclo Bretone.
Concluderà la sessione domenicale, la relazione di Alessandra Nardini, responsabile del laboratorio di Informatica Applicata all’Archeologia dell’Università di Siena, e di Stefano Bertoldi, archeologo dello stesso settore dell’ateneo senese, sulle risultanze degli scavi archeologici effettuati all’abbazia fra il 2019 e il 2023.