Le foto scattate dal conte presentate da Stefano Jacoviello e Alessandro Pagni
SIENA. Giovedì (21 aprile) alle ore 18.15, fra i quadri barocchi dell’aula Casella di Palazzo Chigi Saracini verranno alla luce le foto che il conte Guido ha scattato dalla fine dell’Ottocento fino ai suoi ultimi anni di vita. Le immagini saranno presentate da Stefano Jacoviello, semiologo e curatore degli Appuntamenti a Palazzo, e Alessandro Pagni, storico della fotografia. A cinquant’anni dalla scomparsa del fondatore dell’Accademia Chigiana, le celebrazioni hanno dato l’occasione per una vera e propria indagine intorno alla sua personalità. La ri-scoperta del Conte ha prodotto molti effetti collaterali, fra cui l’emergere di una passione per la fotografia, seconda solo a quella per la musica. I mezzi economici a sua disposizione gli permisero ben presto di acquistare apparecchi moderni, maneggevoli, pronti ad esplorare il mondo circostante. L’occhio fotografico del conte da giovane sembra capace di documentare la trasformazione della società a cavallo fra i due secoli. Aristocratici e borghesi, i soldati, le macchine e il lavoro dei campi sono descritti con cura etnografica.
Fino allo scoppio della Grande Guerra, la moglie Bianca, i parenti, gli amici e la servitù sono protagonisti di ricchissimi album familiari. Dalla fine degli anni Venti, invece, lo sguardo del Conte si fa più sintetico, simile a quello di famosi fotografi contemporanei, pur senza mai abbandonare un immaginario legato alla pittura italiana di fine Ottocento. Al di là delle “foto di famiglia”, i suoi scatti sembrano ora orientati da una vera ricerca artistica.
Nelle sue foto, la convivenza fra tradizione e modernità appare in modo talmente chiaro da costringerci a tornare sull’idea di se stesso che Guido Chigi Saracini ci ha voluto consegnare. Il Conte coglieva con intelligenza e lungimiranza tutti gli stimoli offerti dalla contemporaneità, benché amasse dichiararsi spesso nemico delle più recenti novità.
L’ingresso agli Appuntamenti è libero. Per informazioni: www.chigiana.it.