Inaugurata alla Corte dei Miracoli l'esposizione fotografica de "I maniaci dello scatto"
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di Filippo Tozzi
SIENA. Un’immersione nella società del consumo, con aneddoti, storie e sguardi legati alla quotidianità. “Consumo dunque sono” è la mostra fotografica di fine corso organizzata da “I maniaci dello scatto”. Ispirata all’omonimo saggio di Zygmunt Bauman, si propone di rappresentare l’essenza puramente consumistica della società in cui viviamo. Quindici fotografi ed altrettanti punti di vista sul tema. Proprio come il celebre sociologo e filosofo polacco, gli allievi del corso si sono cimentati nel cogliere in modo aneddotico l’ansia del consumo che pervade le nostre giornate dal sorgere al tramontar del sole. La spersonalizzazione dell’individuo, la frenesia del possesso e del consumo, l’inutilità di beni e status quo sono tematiche ricorrenti nella mostra inaugurata ieri sera (7 Giugno) alla Corte dei Miracoli. L’esposizione durerà fino al 19 di questo mese, realizzata in collaborazione all’Associazione Fotografi Contro. Il corso di fotografia vero e prorpio, invece, vanta 8 anni di tradizione alle spalle. Solitamente prende il via il 1 Ottobre di ogni anno per concludersi con la mostra di Giugno dell’anno successivo. In aututnno, Daniela Neri e Stefano Pacini apriranno nuovamente le porte ad altri aspiranti “Maniaci dello scatto”.
Ecco gli autori degli scatti: Roberto Biancucci, Vanna Campanella, Eleonora Ciali, Cinzia Cipriani, Tanja Dapa, Chiara Di Palma, Elisa Fabbri, Mino Fullone, Antonella Iannello, Lorenzo Gabbriellini, Lucia Lungarella, Simone Martini, Stefano Naldini, Gianni Trudu e Luca Vannini.