SIENA. Due musicisti geniali precocemente scomparsi ed entrati nella leggenda: domani (7 agosto), con inizio alle 21,30 ad ingresso gratuito, due grandi orchestre, nello splendido scenario di Piazza Jacopo della Quercia a Siena, offriranno un sentito omaggio a Booker Little e ad Eric Dolphy, straordinari interpreti del jazz di fine anni cinquanta.
Il modo migliore per concludere i Seminari Internazionali organizzati da Siena Jazz, con circa duecento allievi provenienti da tutta Europa, e che hanno visto, come ogni anno, la presenza della Fondazione Monte dei Paschi in qualità di mecenate che segue da vicino le attività formative e didattiche di Siena Jazz, ormai famose in tutto il mondo.
Sul palco due grandi orchestre: la Big Band dei Seminari, diretta da Giancarlo Gazzani, e l'Orchestra Laboratorio con la conduzione affidata a Mario Raja.
Booker Little, scomparso nel 1961 a soli 24 anni, è stato un grande trombettista, una sorta di lampo a cielo sereno, che già nel 1958 aveva conquistato l'attenzione mondiale entrando a far parte del gruppo di Max Roach. Solo una terribile malattia ci ha privato di un assoluto talento: in soli quattro anni di folgorante carriera ha influenzato il mondo musicale, accanto ad altri straordinari musicisti come John Coltrane, influenzando altri talenti come Freddie Hubbard e Woody Shaw.
Altra folgorante e breve carriera è quella del polistrumentista Eric Dolphy, virtuoso del sax e del clarinetto. Prima di lasciare la grande musica, a soli 36 anni, dominava la scena come geniale solista, apprezzato per il suo senso armonico, ritmico e melodico, collaborando con altri protagonisti della scena come Chico Hamilton e Charles Mingus. Il suo “Out to lunch” è considerato uno dei grandi capolavori del jazz degli anni sessanta.
Ironia della sorte: resta vittima di un diabete fulminante durante un lungo tour europeo. La malattia che lo uccise non venne diagnosticata dai medici francesi che lo visitarono, che credettero di trovarsi di fronte ad un “classico” caso di overdose da parte di un musicista nero.
Una dedica postuma ad Eric Dolphy arriva da Frank Zappa nel 1970 con “The Eric Dolphy Mamorial Barbecue”, un grande brano dai contorni chiaramente free jazz. Ed ecco un nuovo avvincente omaggio della Fondazione Siena Jazz.