Appuntamento sabato, 20 dicembre, per un numero massimo di 30 spettatori
SARTEANO. Una storia senza parole in cui prendono vita due tra i più bei dipinti dell’artista La Creaciòn de las aves e Papilla estelar. L’accompagnamento di musiche originali guida gli spettatori alla soglia di un mondo ambiguo, i protagonisti di questo universo sono esseri ibridi per metà artisti e per metà civette, viaggiatori instancabili, creature magiche, apparizioni.
Tutto è transito, passaggio, cammino, volo, esplorazione, avventura. Tutto è in movimento. Macine magiche, disegni viventi, alambicchi distillanti colori, bauli animati, alberi come pareti, sono solo alcune delle componenti di una messa in scena notturna e arcana. Immagini e suoni provocano sospensioni e movimenti inconsueti, luci ed ombre svelano forme e materiali sconosciuti.
Lo spettacolo è destinato a max 30 spettatori per volta. Il primo spettacolo è previsto sabato 20 dicembre alle ore 17,30 al teatro Comunale degli Arrischianti di Sarteano. Replica alle ore 18,30. Prenotazione obbligatoria
Clockwork Metaphysics è il risultato finale di quattro intensi anni di ricerca sviluppatisi su differenti livelli: costruttivo, drammaturgico, musicale e video; una ricerca che si è avvalsa della preziosa collaborazione con alcuni tra i migliori esponenti della scena artistica italiana.
Un primo studio con titolo Due destini è stato presentato dalla compagnia,nell’Ottobre 2014, in prima nazionale al Teatro Verdi di Milano in apertura dell’IF – Festival internazionale teatro di Immagine e Figura, con la regia di Marta Cuscunà e Marco Rogante, riscuotendo calorosi consensi da parte della critica e del pubblico.
Da quello studio iniziale, attraverso una paziente e calibrata distillazione e grazie ai nuovi incontri artistici con l’attrice Ilaria Drago, il compositore Stefano Bechini e la suonatrice di sega musicale Natalia Paruz, grazie alla residenza creativa offerta dalla Nuova Accademia degli Arrischianti, la Coppelia Theatre è finalmente giunta a chiudere il suo progetto su Remedios Varo realizzando un’opera che si pone sul confine tra arte e scienza, e in cui si fondono poesia e tecnologia.