Al Pendola "La notte" di Antonioni"
![](https://www.ilcittadinoonline.it/wp-content/uploads/originali/cut1352094868246.jpg)
L’azione si svolge a Milano nei primi anni “60 nel pieno fervore sociale del boom economico, durante l’arco di un pomeriggio ed una notte. “L’ambiente è quello dei “nouveaux riches”, dove lavoro e cultura, snobismo e affettazione si mescolano, e dove l’autenticità viene a volte scolorita e mistificata dalle maschere degli atteggiamenti”. Come per le pellicole precedenti del regista ferrarese, “La notte” non incontrò i favori del pubblico, mentre ebbe immediatamente un notevole impatto sulla critica, conquistando grandi lodi e consacrando Antonioni quale maestro di un cinema moderno ed atipico,[4] destinato ad avere una significativa influenza su molte generazioni successive di cineasti (Malle, Godard, Wenders, Wong Kar-wai, Fatih Akin, Hsiao-hsien Hou, Kim Ki-Duk) e movimenti (Nouvelle Vague).