SIENA. Prosegue la ricca estate musicale chigiana con due diversi appuntamenti in programma per domani (6 agosto).
Al Teatro dei Rozzi, alle ore 21.15, Salvatore Accardo, Bruno Giuranna e Antonio Meneses si esibiranno con Laura Marzadori, Daniel Palmizio, Paolo Bonomini, Edoardo Zosi e Rei Tsujimoto, talentuosi allievi chigiani.
Il concerto, che unisce sul palco tanti grandi affermati artisti e giovani talenti, prevede un programma di musiche di Schubert (Quintetto in do maggiore op. 163 D. 956 per due violini, viola e due violoncelli) e Schönberg (Verklärte Nacht op. 4 per due violini, due viole e due violoncelli). Due eccezionali personalità, quindi, che hanno dominato rispettivamente sia gli inizi dell’Ottocento che del Novecento.
Salvatore Accardo, molto amato a Siena dove si è esibito numerose volte, ha tenuto la cattedra di violino presso l’Accademia Musicale Chigiana (della quale peraltro fu allievo) dal 1973 al 1980, per poi tornare ad insegnare dal 2003. Possiede un violino Stradivari, lo Hart ex Francescatti del 1727, e un Maggini del 1620. Il suo vastissimo repertorio spazia dalla musica barocca a quella contemporanea. Compositori quali Sciarrino, Donatoni, Piston, Piazzolla, Xenakis gli hanno dedicato loro opere. Suona regolarmente con le maggiori orchestre e i più importanti direttori, affiancando all’attività di solista, quella di direttore d’orchestra. In questa veste ha lavorato con le più importanti orchestre europee ed americane.
Bruno Giuranna, direttore d’orchestra e violista, è tornato nel 2004 all’Accademia Chigiana, nella veste di docente del corso di perfezionamento di viola, dopo avervi già insegnato dal 1966 al 1982. Tra i fondatori del complesso I Musici, e particolarmente attivo come membro del Trio Italiano d’Archi, ha iniziato la carriera solistica presentando, in prima esecuzione assoluta, con la direzione di Herbert von Karajan, la Musica da Concerto per viola e orchestra d’archi composta per lui da Giorgio Federico Ghedini. Da allora ha suonato con le maggiori orchestre mondiali e con direttori quali Claudio Abbado, sir John Barbirolli, Sergiu Celibidache, Carlo Maria Giulini e Riccardo Muti.
Antonio Meneses, nato a Recife (Brasile) nel 1957 da una famiglia di musicisti, ha iniziato gli studi del violoncello all’età di dieci anni. A sedici anni, nel corso di una tournée in Sud America, ha incontrato il violoncellista Antonio Janigro che lo ha portato in Europa dove ha iniziato a seguire i suoi corsi a Düsseldorf e Stoccarda. Apparso in tutte le capitali musicali d’Europa, delle Americhe e dell’Asia, si esibisce regolarmente con molte delle principali orchestre mondiali. Nutre interesse per il repertorio poco suonato del violoncello. Oltre ai suoi appuntamenti concertistici, Antonio Meneses tiene numerose master class in Europa, America e Giappone. Tiene dal 2001 la cattedra di violoncello (già tenuta peraltro nel 1997) all’Accademia Musicale Chigiana.
Antonio Meneses suona un violoncello Alessandro Gagliano costruito a Napoli intorno al 1730.
Sempre domani (6 agosto), nella sede di Palazzo Chigi Saracini (via di Città, 89), alle ore 21.15 avrà luogo il concerto finale degli allievi del corso di pianoforte tenuto dal maestro Joaquin Achucarro, con un programma interamente dedicato a Beethoven (Sonata n. 30 in mi maggiore op. 109; Sonata in do maggiore op. 2 n. 3; Sonata n. 8 in do maggiore op. 13). Si esibiranno: Mario Montore (Italia), Ekaterina Gumenyuk (Russia) ed infine Thomas Heinz Schwan (Italia).
Il concerto a Palazzo Chigi Saracini è a ingresso libero.
I biglietti del concerto al Teatro dei Rozzi (primi posti 25 euro, ingresso 18 euro, ingresso ridotto 8 euro) potranno essere acquistati anche domani, venerdì 6 luglio, dalle ore 15.30 alle ore 18 presso il botteghino di Palazzo Chigi Saracini (via di Città 89) e da due ore prima l’inizio del concerto, direttamente presso il Teatro dei Rozzi.
Al Teatro dei Rozzi, alle ore 21.15, Salvatore Accardo, Bruno Giuranna e Antonio Meneses si esibiranno con Laura Marzadori, Daniel Palmizio, Paolo Bonomini, Edoardo Zosi e Rei Tsujimoto, talentuosi allievi chigiani.
Il concerto, che unisce sul palco tanti grandi affermati artisti e giovani talenti, prevede un programma di musiche di Schubert (Quintetto in do maggiore op. 163 D. 956 per due violini, viola e due violoncelli) e Schönberg (Verklärte Nacht op. 4 per due violini, due viole e due violoncelli). Due eccezionali personalità, quindi, che hanno dominato rispettivamente sia gli inizi dell’Ottocento che del Novecento.
Salvatore Accardo, molto amato a Siena dove si è esibito numerose volte, ha tenuto la cattedra di violino presso l’Accademia Musicale Chigiana (della quale peraltro fu allievo) dal 1973 al 1980, per poi tornare ad insegnare dal 2003. Possiede un violino Stradivari, lo Hart ex Francescatti del 1727, e un Maggini del 1620. Il suo vastissimo repertorio spazia dalla musica barocca a quella contemporanea. Compositori quali Sciarrino, Donatoni, Piston, Piazzolla, Xenakis gli hanno dedicato loro opere. Suona regolarmente con le maggiori orchestre e i più importanti direttori, affiancando all’attività di solista, quella di direttore d’orchestra. In questa veste ha lavorato con le più importanti orchestre europee ed americane.
Bruno Giuranna, direttore d’orchestra e violista, è tornato nel 2004 all’Accademia Chigiana, nella veste di docente del corso di perfezionamento di viola, dopo avervi già insegnato dal 1966 al 1982. Tra i fondatori del complesso I Musici, e particolarmente attivo come membro del Trio Italiano d’Archi, ha iniziato la carriera solistica presentando, in prima esecuzione assoluta, con la direzione di Herbert von Karajan, la Musica da Concerto per viola e orchestra d’archi composta per lui da Giorgio Federico Ghedini. Da allora ha suonato con le maggiori orchestre mondiali e con direttori quali Claudio Abbado, sir John Barbirolli, Sergiu Celibidache, Carlo Maria Giulini e Riccardo Muti.
Antonio Meneses, nato a Recife (Brasile) nel 1957 da una famiglia di musicisti, ha iniziato gli studi del violoncello all’età di dieci anni. A sedici anni, nel corso di una tournée in Sud America, ha incontrato il violoncellista Antonio Janigro che lo ha portato in Europa dove ha iniziato a seguire i suoi corsi a Düsseldorf e Stoccarda. Apparso in tutte le capitali musicali d’Europa, delle Americhe e dell’Asia, si esibisce regolarmente con molte delle principali orchestre mondiali. Nutre interesse per il repertorio poco suonato del violoncello. Oltre ai suoi appuntamenti concertistici, Antonio Meneses tiene numerose master class in Europa, America e Giappone. Tiene dal 2001 la cattedra di violoncello (già tenuta peraltro nel 1997) all’Accademia Musicale Chigiana.
Antonio Meneses suona un violoncello Alessandro Gagliano costruito a Napoli intorno al 1730.
Sempre domani (6 agosto), nella sede di Palazzo Chigi Saracini (via di Città, 89), alle ore 21.15 avrà luogo il concerto finale degli allievi del corso di pianoforte tenuto dal maestro Joaquin Achucarro, con un programma interamente dedicato a Beethoven (Sonata n. 30 in mi maggiore op. 109; Sonata in do maggiore op. 2 n. 3; Sonata n. 8 in do maggiore op. 13). Si esibiranno: Mario Montore (Italia), Ekaterina Gumenyuk (Russia) ed infine Thomas Heinz Schwan (Italia).
Il concerto a Palazzo Chigi Saracini è a ingresso libero.
I biglietti del concerto al Teatro dei Rozzi (primi posti 25 euro, ingresso 18 euro, ingresso ridotto 8 euro) potranno essere acquistati anche domani, venerdì 6 luglio, dalle ore 15.30 alle ore 18 presso il botteghino di Palazzo Chigi Saracini (via di Città 89) e da due ore prima l’inizio del concerto, direttamente presso il Teatro dei Rozzi.