Il primo concerto del ciclo Stockhausen 90 si terrà domani, 8 luglio, presso la chiesa di Sant'Agostino
![](https://www.ilcittadinoonline.it/wp-content/uploads/2018/07/DSC_9873-copia-e1530998180339.jpeg)
SIENA. Evento fra i più significativi del cartellone del Chigiana International Festival & Summer Academy di quest’anno, domenica 8 luglio, nella Chiesa di S. Agostino, ore 21.15, l’esecuzione di Stimmung (1968) da parte del Coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini” diretto da Lorenzo Donati inaugura la serie di concerti dedicati al grande compositore tedesco Karlheinz Stockhausen (1928-2007), di cui nel 2018 ricorre il 90° anniversario della nascita.
Tra i compositori del XX secolo che ha maggiormente approfondito l’importanza della dimensione del tempo nella sua musica e nelle sue riflessioni teoriche, Stockhausen è l’autore del nostro tempo al centro della programmazione del Festival, come nelle passate edizioni lo sono stati Kurtág e Sciarrino.
Il ciclo Stockhausen 90 proseguirà in luglio con l’esecuzione di Harlekin (1975), il 13 luglio, Kathinka’s Gesang als Luzifers Requiem (1982-83), il 21, Klavierstück XIV (1984), il 25, Kreuzspiel (1951), Refrain (1959), Vibra Elufa (2003), Zyklus (1959) il 26 e la produzione teatrale di Tierkreis (Zodiaco, 1974) con la regia di Maria Claudia Massari, il 31 luglio. Inoltre Markus Stockhausen, uno dei più grandi interpreti e compositori di oggi, figlio di Karlheinz, torna alla Chigiana con uno straordinario concerto che avrà luogo il 17 luglio a Palazzo Chigi Saracini.
“Il rivolgersi a oriente tipico della seconda metà degli anni ’60 coinvolge anche Stockhausen che, nel fatidico 1968, abbraccia con decisione le filosofie orientali. Passando attraverso Stimmung, giungerà gradualmente alla definizione di una musica intuitiva, praticamente priva di partitura. Stimmung, per 6 voci (2 soprani., contralto, 2 tenori, basso; in altre versioni un tenore è sostituito da un baritono), è considerata come l’opera pop di Stockhausen, un po’ a causa della sonorità marcatamente modale, un po’ per l’aspetto (ingenuamente) mistico dell’opera, sottolineato dalle invocazioni alle divinità di varie culture. Il carattere meditativo dell’opera è evidenziato dal fatto che il materiale base, anzi, l’unico materiale, è costituito da un accordo di 6 note ricavato dai primi armonici di una fondamentale”. (Mauro Graziani).
“Tonalità”, “disposizione d’animo”, “umore”; ma anche, “atmosfera particolare di un determinato ambiente”, la parola tedesca “Stimmung” di per sé definisce il carattere di un’opera sfuggente. Brano corale d’ineffabile bellezza e grande potere suggestivo, la sua partitura si ascolta ancora raramente dal vivo, nonostante la sua raffinatezza e l’influenza che ha esercitato sulla generazione di compositori successivi. “In parte meditazione, in parte mottetto, in parte esercizio minimalista”, sintetizza Andrew Clements su The Guardian, con i suoi echi del canto buddista, l’uso di “nomi magici” e dei poemi erotici di Stockhausen, Stimmung rimane difficilmente classificabile.
La composizione è stata concepita nei mesi in cui Karlheinz Stockhausen, diventato padre (del figlio, Simon), trovandosi impossibilitato a cantare a voce piena, iniziò a cantare a bocca chiusa (lo “humming”, in inglese) ed esplorare le grandi possibilità armoniche della vocalità.
Il brano è da eseguirsi da parte di un gruppo di 6 cantanti, posizionati in mezzo alla sala su di una piattaforma rialzata, in cerchio, vestiti con abiti chiari e a piedi nudi, secondo le prescrizioni del compositore. La composizione consiste in una sequenza di 51 diversi pattern vocali raggruppati in “model”, basati sull’intonazione di una vocale (senza altezza), che sono intervallati da “parole magiche” e interrotti 3 volte da passaggi di poesia erotica dello stesso compositore. Ogni “model” viene avviato da un cantante indicato e gli altri cantanti trasformano gradualmente tutto ciò che stanno facendo per adeguarvisi. Sei, le note di base (da un accordo di 9a maggiore su di un sib) intonate dai cantanti attraverso i “model”, che sono progettati per far risaltare gli armonici delle note con l’aiuto delle forme vocaliche. L’arrangiamento della partitura consente al gruppo vocale misto di creare una stratificazione caleidoscopica delle frequenze di armonici su un singolo accordo.
Nato nel dicembre del 2016, il coro è composto da circa 60 cantori italiani e stranieri, il Coro della Cattedrale “Guido Chigi Saracini” è nato dalla collaborazione tra l’Opera della Metropolitana di Siena e l’Accademia Musicale Chigiana con lo scopo di creare una formazione corale stabile, al servizio delle principali celebrazioni liturgiche nella Cattedrale, nonché allo svolgimento di concerti ed eventi musicali di alto livello culturale. I cantori, tutti di grande esperienza, vengono convocati in base al repertorio in programma, questa caratteristica offre grande duttilità e rende possibile esecuzioni di qualità di repertori vocali che spaziano dal Rinascimento al contemporaneo.
Il coro ha già realizzato collaborazioni importanti e concerti prestigiosi, eseguendo opere dal grande valore musicale e storico come la Berliner Messe di Arvo Pärt, Spem in alium di Thomas Tallis, Ecce beatam lucem di Alessandro Striggio, Lux aeterna di Ligeti, alcuni mottetti per doppio coro di Bach o Gabrieli.
Nato ad Arezzo, Lorenzo Donati ha studiato presso il Liceo Musicale Francesco Petrarca di Arezzo e il Conservatorio di Firenze, diplomandosi in violino e in composizione. Ha frequentato corsi di perfezionamento presso la Scuola di Musica di Fiesole con Camillo Togni e l’Accademia Chigiana di Siena con Ennio Morricone e con Azio Corghi. Come direttore si è diplomato al corso triennale di qualificazione professionale organizzato dalla Fondazione Guido d’Arezzo di Arezzo. Ha studiato inoltre direzione di coro al master annuale di perfezionamento della Fondazione Guido d’Arezzo di Arezzo e alla Scuola di Musica di Sesto Fiorentino con Roberto Gabbiani.
Le sue composizioni sono eseguite da affermati musicisti ed ensemble in Italia e all’estero. Apprezzato come compositore di musica vocale, le sue opere, molte delle quali pubblicate da importanti case editrici italiane, sono nel repertorio di vari gruppi corali europei ed eseguite in varie nazioni da importanti ensemble. Svolge intensa attività concertistica come direttore con l’Insieme Vocale Vox Cordis, l’Hesperimenta Vocal Ensemble di Arezzo e il Vocalia Consort di Roma; con questi gruppi ha raggiunto ottimi risultati in concorsi nazionali e internazionali. Partecipa regolarmente a numerosi festival e realizza progetti culturali di carattere internazionale. Svolge inoltre attività di coordinamento, consulenza e direzione artistica in organizzazioni quali la Fondazione Guido d’Arezzo o l’Associazione Cori della Toscana. Attualmente è docente di direzione di coro, composizione corale e musica liturgica presso il Conservatorio di Trento.
Biglietti: posto unico18 euro, in vendita al ChigianArtCafé di Palazzo Chigi Saracini
e online al link: http://www.chigiana.it/acquista-i-biglietti-2/
Info: tel. + 39 0577 22091 – accademia.chigiana@chigiana.it