Uno spettacolo teatrale che indaga su strani suicidi
CASTELLINA IN CHIANTI. Il cartellone del Chianti Festival si chiude con il teatro civile di Bebo Storti e Fabrizio Coniglio. Domani, venerdì 15 luglio, alle ore 21.30, la kermesse promossa dalle quattro amministrazioni comunali del Chianti senese chiude l’edizione 2011 in Piazza del Comune a Castellina in Chianti con “Suicidi?”, l’opera teatrale scritta da Fabrizio Coniglio e Mario Almerighi, che racconta le vicende di tre strani suicidi nell’epoca di Tangentopoli, un periodo italiano che ha ancora molti episodi da raccontare e sui quali riflettere.
Siamo in piena Tangentopoli e due comuni cittadini, interpretati da Bebo Storti e Fabrizio Coniglio, giocando a fare gli ispettori, indagano su tre “suicidi eccellenti” di quel periodo. Uno è Castellari, direttore generale degli affari economici del Ministero delle Partecipazioni statali e consulente dell’Eni; un altro è Cagliari, presidente dell’Eni; infine Gardini, capo indiscusso della Montedison e maggiore azionista dell’Eni. Molti sono gli elementi poco chiari di questi suicidi: i tre uomini si uccidono proprio il giorno in cui dovrebbero incontrare i magistrati e le scene del suicidio sono state alterate. E poi c’è la strana coincidenza del loro stretto legame con l’Eni. Una rappresentazione teatrale che non vuole risolvere questi casi, ma riportare a galla un periodo della storia italiana che in qualche influisce ancora sulla realtà attuale, insinuando nello spettatore il dubbio che questi suicidi possano essere forse anche omicidi, senza cadere nella retorica, ma usando l’ironia e una formula teatrale originale: il dialogo tra due cittadini che giocano a fare i detective ripercorrendo testimonianze, interrogatori, analisi sul luogo del delitto, perizie e autopsie relative alle tre vicende. Niente di ciò che viene raccontato è inventato, ma tratto da documenti, dichiarazioni e perizie scrupolosamente raccolte dall’autore dello spettacolo, nonché presidente del Tribunale di Civitavecchia, Mario Almerighi. Lo spettacolo, tratto dal libro dello stesso Almerighi “3 eccellenti suicidi”, vuole portare il pubblico a riflettere su una pagina oscura della politica e della società italiana, per capire anche se il paese è veramente uscito da questa situazione o se esiste ancora un sistema poco pulito che deve essere smantellato.
Siamo in piena Tangentopoli e due comuni cittadini, interpretati da Bebo Storti e Fabrizio Coniglio, giocando a fare gli ispettori, indagano su tre “suicidi eccellenti” di quel periodo. Uno è Castellari, direttore generale degli affari economici del Ministero delle Partecipazioni statali e consulente dell’Eni; un altro è Cagliari, presidente dell’Eni; infine Gardini, capo indiscusso della Montedison e maggiore azionista dell’Eni. Molti sono gli elementi poco chiari di questi suicidi: i tre uomini si uccidono proprio il giorno in cui dovrebbero incontrare i magistrati e le scene del suicidio sono state alterate. E poi c’è la strana coincidenza del loro stretto legame con l’Eni. Una rappresentazione teatrale che non vuole risolvere questi casi, ma riportare a galla un periodo della storia italiana che in qualche influisce ancora sulla realtà attuale, insinuando nello spettatore il dubbio che questi suicidi possano essere forse anche omicidi, senza cadere nella retorica, ma usando l’ironia e una formula teatrale originale: il dialogo tra due cittadini che giocano a fare i detective ripercorrendo testimonianze, interrogatori, analisi sul luogo del delitto, perizie e autopsie relative alle tre vicende. Niente di ciò che viene raccontato è inventato, ma tratto da documenti, dichiarazioni e perizie scrupolosamente raccolte dall’autore dello spettacolo, nonché presidente del Tribunale di Civitavecchia, Mario Almerighi. Lo spettacolo, tratto dal libro dello stesso Almerighi “3 eccellenti suicidi”, vuole portare il pubblico a riflettere su una pagina oscura della politica e della società italiana, per capire anche se il paese è veramente uscito da questa situazione o se esiste ancora un sistema poco pulito che deve essere smantellato.
Il costo del biglietto – in vendita la sera stessa, a partire dalle ore 20 – è di 10 euro intero e di 8 euro ridotto, per bambini al di sotto dei 16 anni e per adulti al di sopra dei 65 anni. Per informazioni sul Chianti Festival è possibile visitare il sito internet www.chiantifestival.com o inviare una e-mail all’indirizzo di posta elettronica info@chiantifestival.com oppure telefonare al numero 0577 351302 o 0577 355500. Il Chianti