
di Andrea Pagliantini
SIENA. Strada scivolosa e coperta di brina come una mattina gelata a gennaio o come il tufo nella curva di San Martino dopo un martirio di pioggia estiva fra i primi di luglio o verso la metà di agosto, l’idea di una mostra a Siena perniata sulla figura del cavallo.
Sarebbe come ideare una mostra sul gallo dedicata al Chianti o una sull’ uva o sulla figura della rana da svolgersi a San Sano. Terreno sdrucciolevole.
E invece no, la mostra collettiva in scena al Santa Maria della Scala dal 5 al 31 ottobre – pur essendo incentrata su un argomento già cucinato mille volte – sorprende per arguzia, ingegno e fantasia degli autori, che riempiono in modo splendido gli sguardi dei visitatori, all’interno di due sale, dove il già visto non è stato preso in considerazione.
Per questa edizione espongono:
Turi Alescio, Tommaso Andreini, Lara Androvandi, Giorgio Bisanti, Rosanna Bonelli (Rompicollo), Sara Cafarelli, Elena Conti, Roberto di Jullo, Ilaria Di Meo, Renato Ferretti, Vittorio Fosi, Carol Marano, Fabio Mazzieri, Stephen McGarva, Claudia Nerozzi, Rosalba Parrini, Sandra Petreni, Rita Petti, Tano Pisano, Iva Todorova, Manuel Vermeire, Massimo Stecchi, Jules Vissers, Armand Xhomo.