Il gruppo teatrale "La sveglia" in scena con "Il visitatore"
CASTELNUOVO BERARDENGA, il gruppo teatrale “La sveglia” di Siena porta in scena sabato 16 marzo alle 21,15 al Teatro Alfieri la commedia “ il Visitatore” per la regia di Mario Ghisalberti.
Siamo a Vienna nel 1938: l’Austria è stata annessa al Terzo Reich e la città è occupata dai nazisti, gli ebrei vengono perseguitati ovunque. Nel suo studio Sigmund Freud, il famoso psicanalista, attende affranto notizie della figlia Anna, portata via dalla Gestapo. Ma l’angosciata solitudine dura poco: dalla finestra spunta un inaspettato visitatore che ha con Freud una conversazione ai massimi livelli. Il grande psicanalista è infastidito e incuriosito. Chi è quell’importuno e cosa vuole? È presto chiaro che quel curioso individuo in frac non è un ladro né uno pazzo. Chi è dunque? Stupefatto, Freud si rende conto fin dalle prime battute di avere di fronte nientemeno che Dio, del quale ha sempre negato l’esistenza. La discussione che si svolge tra il visitatore e Freud, e che costituisce il grosso della commedia, è ciò che di più commovente, dolce ed esilarante si possa immaginare: Freud ci crede e non ci crede; Dio, del resto, non è disposto a dare dimostrazioni di se stesso come fosse un mago o un prestigiatore. Sullo sfondo, la tragedia del nazismo che porta Freud a formularsi la domanda fatale: se Dio esiste, perché permette tutto ciò?
La commedia ha debuttato con quattro serate a Siena lo scorso novembre registrando uno strepitoso successo di pubblico.
La serata castelnovina, il cui ricavato sarà devoluto alla locale scuola d’infanzia parrocchiale, è inserita nel progetto “Teatro per il volontariato” promosso dalla Confraternita di Misericordia con il contributo di Chiantibanca e il patrocinio dell’Amministrazione comunale.
Per info e prenotazioni 338.8899793 o http://misecastelnuovoberard.altervista.org
Siamo a Vienna nel 1938: l’Austria è stata annessa al Terzo Reich e la città è occupata dai nazisti, gli ebrei vengono perseguitati ovunque. Nel suo studio Sigmund Freud, il famoso psicanalista, attende affranto notizie della figlia Anna, portata via dalla Gestapo. Ma l’angosciata solitudine dura poco: dalla finestra spunta un inaspettato visitatore che ha con Freud una conversazione ai massimi livelli. Il grande psicanalista è infastidito e incuriosito. Chi è quell’importuno e cosa vuole? È presto chiaro che quel curioso individuo in frac non è un ladro né uno pazzo. Chi è dunque? Stupefatto, Freud si rende conto fin dalle prime battute di avere di fronte nientemeno che Dio, del quale ha sempre negato l’esistenza. La discussione che si svolge tra il visitatore e Freud, e che costituisce il grosso della commedia, è ciò che di più commovente, dolce ed esilarante si possa immaginare: Freud ci crede e non ci crede; Dio, del resto, non è disposto a dare dimostrazioni di se stesso come fosse un mago o un prestigiatore. Sullo sfondo, la tragedia del nazismo che porta Freud a formularsi la domanda fatale: se Dio esiste, perché permette tutto ciò?
La commedia ha debuttato con quattro serate a Siena lo scorso novembre registrando uno strepitoso successo di pubblico.
La serata castelnovina, il cui ricavato sarà devoluto alla locale scuola d’infanzia parrocchiale, è inserita nel progetto “Teatro per il volontariato” promosso dalla Confraternita di Misericordia con il contributo di Chiantibanca e il patrocinio dell’Amministrazione comunale.
Per info e prenotazioni 338.8899793 o http://misecastelnuovoberard.altervista.org