CHIUSDINO. Appuntamento imperdibile all'Abbazia di San Galgano venerdì 17 luglio (ore 21,00) per un doppio appuntamento con la musica d’autore: i Carmina Burana di Carl Orff e il Bolero di Maurice Ravel.
L’abbinamento proposto da OperaFestival è la summa di documenti poetici e musicali del Medioevo musicati da Orff con i ritmi sensuali e spagnoleggianti che Ravel ha usato per comporre il suo Bolero, il più famoso della musica da concerto.
Una serata che si preannuncia dunque piena di emozioni e dove le parole, la musica ed il movimento si fondono insieme e creano un effetto avvolgente e imperioso, guidata dalla sapiente bacchetta del maestro Gianluca Marcianò e interpretato dal soprano Jenufa Gleich, dal controtenore Nicola Marchesini e dal baritono Juan Possidente. Completano il cast il coro di OperaFestival guidato dal Maestro Maurizio Preziosi e il coro di voci bianche guidato dal maestro Viviana Apicella.
Una nota particolare per il maestro Gianluca Marcianò, giovane ma già affermato direttore d’orchestra, che fra l’altro ha diretto la Beijing Symphony Orchestra e il tenore Andrea Bocelli, in un grande evento per l'inaugurazione di un affresco dedicato alla Turandot a Pechino in occasione dei 150° anni dalla nascita di Giacomo Puccini.
I Carmina Burana sono stati composti da Carl Orff nel 1937 e rappresentano una delle più importanti raccolte di scritti poetici e musicali di tutto il Medioevo. La particolarità di queste raccolte consiste nel fatto che sono tutte appoggiate a musica del Novecento. Un incontro tra la storia passata e la musica dei nostri giorni, decisa espressione di una contestazione contro le istituzioni civili e religiose dell’epoca. I Carmina possono essere suddivisi in tre gruppi: canti satirici, canti d’amore e canti che esaltano il vino ed il gioco. Orff, partendo dal manoscritto medievale e modificando le liriche realizza “la cantata secolare” dei Carmina Burana, prendendo a modello due culture, quella della tragedia classica e il teatro musicale barocco.
Il Bolero fu composta nel 1928 da Maurice Ravel è una musica, di circa 340 battute, per balletto, divenuto celebre anche come pezzo concertistico. E' di sicuro il bolero più popolare mai composto. Un composizione nella quale la parte melodica è costituita da sole trentadue battute divise in due fasi distinte. La partitura di Ravel ha la stessa forza espressiva e provoca le stesse emozioni della prima esecuzione. Un musica travvolgente, con una ripetizione dello stesso tema musicale che non stanca ma induce una specie di “ipnosi rituale”, un distacco completo dalla razionalità.
L’abbinamento proposto da OperaFestival è la summa di documenti poetici e musicali del Medioevo musicati da Orff con i ritmi sensuali e spagnoleggianti che Ravel ha usato per comporre il suo Bolero, il più famoso della musica da concerto.
Una serata che si preannuncia dunque piena di emozioni e dove le parole, la musica ed il movimento si fondono insieme e creano un effetto avvolgente e imperioso, guidata dalla sapiente bacchetta del maestro Gianluca Marcianò e interpretato dal soprano Jenufa Gleich, dal controtenore Nicola Marchesini e dal baritono Juan Possidente. Completano il cast il coro di OperaFestival guidato dal Maestro Maurizio Preziosi e il coro di voci bianche guidato dal maestro Viviana Apicella.
Una nota particolare per il maestro Gianluca Marcianò, giovane ma già affermato direttore d’orchestra, che fra l’altro ha diretto la Beijing Symphony Orchestra e il tenore Andrea Bocelli, in un grande evento per l'inaugurazione di un affresco dedicato alla Turandot a Pechino in occasione dei 150° anni dalla nascita di Giacomo Puccini.
I Carmina Burana sono stati composti da Carl Orff nel 1937 e rappresentano una delle più importanti raccolte di scritti poetici e musicali di tutto il Medioevo. La particolarità di queste raccolte consiste nel fatto che sono tutte appoggiate a musica del Novecento. Un incontro tra la storia passata e la musica dei nostri giorni, decisa espressione di una contestazione contro le istituzioni civili e religiose dell’epoca. I Carmina possono essere suddivisi in tre gruppi: canti satirici, canti d’amore e canti che esaltano il vino ed il gioco. Orff, partendo dal manoscritto medievale e modificando le liriche realizza “la cantata secolare” dei Carmina Burana, prendendo a modello due culture, quella della tragedia classica e il teatro musicale barocco.
Il Bolero fu composta nel 1928 da Maurice Ravel è una musica, di circa 340 battute, per balletto, divenuto celebre anche come pezzo concertistico. E' di sicuro il bolero più popolare mai composto. Un composizione nella quale la parte melodica è costituita da sole trentadue battute divise in due fasi distinte. La partitura di Ravel ha la stessa forza espressiva e provoca le stesse emozioni della prima esecuzione. Un musica travvolgente, con una ripetizione dello stesso tema musicale che non stanca ma induce una specie di “ipnosi rituale”, un distacco completo dalla razionalità.