
SARTEANO. Domani sera (29 agosto) alle 21.45 si svolgerà al castello la performance “Il canto di amore e morte dell’alfiere Christoph Rilke” di e con Gabriela Corini e liberamente tratta dall’omonimo testo di Rilke del 1906, tradotto da Maria Teresa Ferrari. Un’opera che narra attraverso la poesia e costruita su vividi frammenti un rapido susseguirsi di quadri, che trovano, nella splendida cornice del castello di Sarteano, l’ambientazione perfetta ed ideale.
Gabriela Corini, qui in veste di attrice narrante, sorta di dea della prossimità che segue il percorso di giovani crociati, è un’artista poliedrica, che riesce, attraverso la sua professionalità a spaziare a piacere tra il linguaggio del corpo e della parola, avendo infatti alle spalle una massiccia esperienza nel teatro danza ( ricordiamo tra i suoi lavori: Icaro, Mediterranea, Miraggi).
La performance desidera nella sua essenzialità non inseguire ipotesi di ‘teatralizzazione’, ma si propone piuttosto di dare materialità al testo, incarnando la voce della poesia stessa. Un allestimento essenziale dunque, privo di orpelli, ma alla ricerca di locazioni nelle quali, l’ambientazione prenda parte al dramma come naturale scenario, dunque essa stessa “poesia”.
“Ho scelto questo testo- spiega Corini- non solo per amore della poesia più pura, ma perché nel contesto bellico in cui ci troviamo, mi sembra indispensabile e doveroso porre attenzione su ciò che è per la nostra anima. ”
Qui da spazio al sentimento e l’emozione, realizzando una performance pura ed essenziale che desidera solo far vivere la grande poesia rendendola concreta. La vendita dei biglietti si effettua su prenotazione essendo i posti limitati, telefonando alla Clanis al 334 6266850
Gabriela Corini
Debutta nel teatro nel 77 come danzatrice di danza contemporanea e teatrodanza e, più tardi come attrice, interpretando quasi sempre ruoli di solista.
Lavora con le principali compagnie del momento: Teatrodanzacontemporanea di Roma di Elsa Piperno e Joseph Fontano, Afrodanza e contemporanea di Bob Curtis, Roberta E. Garrison Company, Danza Prospettiva di Vittorio Biagi, I Danzatori Scalzi di Patrizia Cerroni e, come attrice, con le compagnie La Masca di Rita Tamburi e La Camera Rossa di Alfio Petrini, partecipando con queste a stagioni teatrali, festivals, rassegne, tournès, trasmissioni televisive e film per l’estero.
Nell’87 fonda MIZAR, compagnia interdisciplinare tra teatro- danza- video da lei diretta, e crea con questa 7 produzioni: ITNEMIVON, CYCLOS, ICARO, MEDITERRANEA, IL GIARDINO DELLE MEMORIE, MIRAGGI, a LA PERFEZIONE DI UNO SPIRITO SOTTILE, finanziate da: Ministero Turismo e Spettacolo, ACTAS platea estate festival, Fabbrica Europa festival ed altri Enti.
I suoi video sono stati selezionati e proiettati in prestigiosi festivals e rassegne, nonché in importanti spazi per l’arte e TV tra i quali: Roma Europa festival, Fabbrica Europa, Linea D’Ombra (festival del cinema di Salerno), Elettroshok, 30 anni di video in Italia(Acquario di Roma), Palazzo delle Esposizioni di Roma,Sala 1, Maratona di danza (RAI 1), Elettritalia (RAI SAT), Riccione TV, Il meglio di 30 anni di video italiano (Pechino)….
Deve la sua formazione di attrice, oltre che alle numerose esperienze sceniche come danzatrice, a studi più specifici: Jean Paul Denizòn (Peter Brook Company), Gabriella Bartolomei, e, soprattutto alla scuola di METODO STANISLAVSKIJ-STRASBERG Duse di Roma diretta da Francesca de Sapio e Vito Vinci.
Tra gli spettacoli teatrali come attrice: IGITUR, regia Rita Tamburi, LE METAMORFOSI DI PICTOR, di Herman Esse, regia Alfio Petrini, IL CANTO DELL’ALLODOLA (Shakespeariana), regia Alfio Petrini, AMLETO, nel ruolo di Gertrude, regia Federigo Ceci, IL CANTO DI AMORE E MORTE DELL’ALFIERE CRISTOPH RILKE, monologo/performance, DEDALUS, di Carlo Pasquini (Cantiere internazionale d’Arte di Montepulciano 2009).
Attualmente Lavora su un riallestimento del CANTO DI AMORE E MORTE DELL’ALFIERE CRISTOPH RILKE, in scena fino al 19 settembre al Castello di Sarteano, e su di un progetto Pinter dedicato al rapporto di coppia: l’Amante regia Bruno Macallini e Cenere alle Ceneri, regia Gabriela Corini, primo ed ultimo lavoro dell’autore sul tema.
Vive a San Casciano dei Bagni, in provincia di Siena, in un antico casolare tra boschi e campagna, in compagnia dei suoi amatissimi compagni animali .
Appassionata di Yoga, si è perfezionata in India e lo pratica e diffonde, contemporaneamente a seminari di teatrodanza e teatro.
Scrive poesie e dipinge.