Quest'anno la storia d'amore raccontata è quella di Giulietta e Romeo
MONTEPULCIANO. Sarà “Romeo e Giulietta” il Bruscello poliziano che sarà rappresentato a Montepulciano, dall’14 al 17 agosto sul sagrato della Cattedrale in Piazza Grande. Si tratta della 75° edizione di questo spettacolo diventato uno degli appuntamenti più importanti e originali del teatro popolare italiano organizzato dalla Compagnia Popolare del Bruscello di Montepulciano.
Sabato (31 maggio) alle ore 18, presso l’Auditorium degli ex Macelli di Montepulciano, piazza Moulins 1, ci sarà l’anteprima dello spettacolo. Un evento che è diventato un appuntamento fisso per presentare al pubblico le linee essenziali dello spettacolo e che permette ai circa 100 bruscellanti, così sono chiamati gli attori non professionisti che compongono la compagnia, di misurarsi con le musiche e i testi. Con “Romeo e Giulietta” si chiude il ciclo romantico per il Bruscello Poliziano dedicata al “Mito dell’amore” proposta tre anni fa dal direttore artistico della Compagnia, nonché regista e scenografo, Franco Romani. Nel 2012 fu la volta di “Orfeo e Euridice”, nel 2013 “Tristano e Isotta”. La particolarità principale di questa trilogia è stata quella di dare alla narrazione e quindi alle storie un ruolo importante come da diversi anni ha assunto la musica. “Romeo è Giulietta” non è uno spettacolo nuovo per il pubblico del Bruscello, già rappresentato diverse volte tra cui in un edizione con le musiche di Gino Quinti ed il libretto di Renato Gargaloni. L’edizione 2014 è completamente nuova, sia nelle tematiche del racconto e quindi nei testi scritti da Irene Tofanini e Chiara Protasi, che nella musica del maestro Alessio Tiezzi. Una storia che come ci dice il cantastorie nella sua buonanotte: “…Avrà fatto soffrir più di un cuore…”. Questa tragedia ha per oggetto l’amore e la tragicità dell’amore. Dell’amore è certamente un’opera che celebra il mito in un modo tale da farle assumere la funzione di paradigma. L’amore e Romeo con Giulietta fanno tutt’uno nell’immaginazione di tutti. È di scena l’amore puro, rarefatto e senza condizioni, e nonostante sia anche un amore carnale, sembrerebbe tuttavia sottratto all’ipoteca sessuale esaltandone la trattazione idealistica e romantica. Gli inestinguibili odi familiari, lo sferragliare delle spade, i sussurri amorosi dei due giovani in amore, l’enfasi e il lirismo sentimentale senza paragoni del loro fraseggio amoroso, il ballo intrecciato del caso e della malasorte, il sinistro operare dei veleni nel freddo dell’ avello, le morti incrociate degli amanti resteranno nella memoria in fiamme dello spettatore avvinto nel binomio di sempre: l’amore che eleva le anime in cielo e la morte che trascina i corpi sottoterra. Durante la serata sarà presentata anche l’immagine per il manifesto, un bel dipinto originale, con una chiara impronta moderna di Maura Rossi. Al termine un brindisi nel bar dell’auditorio, sarà di buon augurio per un…buon Bruscello 2014. L’ingresso è gratuito. Per informazioni: Associazione Compagnia Popolare del Bruscello, tel. 0578.758529, mail: bruscello@gmail.it sito web: www.bruscello.it
BREVE STORIA DEL BRUSCELLO
Quella del Bruscello è una tradizione la cui origine risale almeno al sedicesimo secolo, cioè alle opere del Falotico e degli altri poeti come il Lasca. Bruscello deriva da arboscello o da brusco che è il pungitopo.
I bruscellanti erano un gruppo di giovani che, in tempo di Quaresima o in Carnevale, rappresentavano le storie di personaggi molto conosciuti, o gli avvenimenti più salienti spostandosi di aia in aia, cantando il Bruscello nelle stalle o nei fienili, negli incroci delle strade, sulle piazze dei paesi, sui sagrati delle chiese: cioé in quei luoghi molto frequentati, dove era possibile effettuare la questua per allestire la cena alla fine della stagione. A Montepulciano il Bruscello ha una tradizione risalente almeno al secolo XIX, ma sono
documentate altre tradizioni popolari: nel XVII secolo il Maggio e nel XIX secolo il Sega la Vecchia e la Vecchia di mezza Quaresima all’uso di Montepulciano. Nel 1900, affondando le radici nel secolo precedente, un Bruscello, già ampiamente documentato, fu rappresentato nel 1925 nel teatrino “Roberto Nobili” il “Sant’Eustachio”, e nello stesso luogo prima e poi a Pienza ed a Montefollonico il “Nerone”. I due testi furono recuperati ad Abbadia San Salvatore, dove il Bruscello godeva di una buona tradizione.
Nel 1939 il Bruscello subì una notevole evoluzione, divenne un vero e proprio spettacolo: fu portato sul sagrato della Cattedrale, con luci, costumi, scenografie, la piazza allestita con le sedie e tribune. Circa 200 Bruscellanti misero in scena la vicenda di “Pia de’ Tolomei”. Sono 75 anni che ogni anno con rinnovato impegno cittadini di Montepulciano, e sempre più anche dei paesi limitrofi ingrossano le file della compagnia, presentando un grande spettacolo che mantiene i contenuti classici in una forma sempre nuova della tradizione del Bruscello Poliziano.
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