Orfeo ed Euridice emozionano. Tra tradizione e modernità
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MONTEPULCIANO. Un spettacolo che emoziona e che s’incontra con la modernità rileggendo in chiave popolare il mito di Orfeo. E’ questo il Bruscello di Montepulciano dal titolo “Orfeo e Euridice” in scena anche domani (14 agosto) alle 21.30 sul sagrato della Cattedrale in Piazza Grande a Montepulciano, con l’ultima replica mercoledì 15 agosto.
Il Bruscello, arrivato alla sua 73° edizione, è ormai uno dei più acclamati esempi di teatro popolare italiano organizzato dalla Compagnia Popolare del Bruscello interpretato e cantato con arie popolari da attori non professionisti ( studenti, impiegati, liberi professionisti, pensionati e artigiani), con circa 100 comparse con un età dai 6 ai 70 anni, e una orchestra di 13 elementi. Lo spettacolo“Orfeo e Euridice”, in tre atti, è il primo bruscello di una nuova trilogia dal titolo “Il mito dell’amore” che vedrà poi nel 2013 “Tristano e Isotta” e nel 2014 “Romeo e Giulietta”. Le musiche sono del maestro Alessio Tiezzi, i testi di Raffaele Giannetti mentre la direzione artistica e la regia sono di Franco Romani. Anche in questo bruscello la Compagnia Popolare prosegue la sua linea sulla strade del rinnovamento dello spettacolo iniziata alcuni anni fa, anche se nel rispetto di una tradizione nata dalla cultura contadina della Val di Chiana. Molti più cantanti solisti rispetto al passato, una scenografia ricca di suggestioni ed effetti, novità nei costumi e una parte musicale originale che accompagna la poesia. “Un bruscello atipico rispetto al passato – spiega Romani – con meno azione e con un soggetto diverso rispetto ai classici periodi medievali in cui sono ambientati i bruscelli, ma dove la suggestione è garantita dal canto dei solisti, dalle parole e dalla mimica in grado di creare atmosfere davvero ricche di emozioni. Questo antichissimo Orfeo ci racconta la fine del mito – aggiunge – e l’avvento della storia, dunque della morte e della sua irreversibilità, un concetto molto sentito da quella che è stata la società contadina ma che anche oggi mantiene la sua attualità”. La rappresentazione ripercorre la storia di Orfeo ( interpretato da Marco Banini), abilissimo suonatore di cetra che si innamora della ninfa Euridice (Irene Tofanini) e la sposa. Un giorno la donna, mentre era su un prato a raccogliere fiori, viene morsa da un serpente e muore. Orfeo dapprima si dispera e poi raggiunge gli inferi dove tenta di commuovere il Re dell’Ade, Plutone ( Stefano Bernardini), perché gli renda la sua sposa. Riesce in questa impresa ma ad una sola condizione: che non si volti a vedere Euridice finché non saranno nel regno dei vivi, altrimenti la perderà. Orfeo promette, ma poi non resiste e guarda la sua sposa e in quel momento Plutone la richiama negli inferi persa per sempre. La rivisitazione della storia di Orfeo da parte del Bruscello passa attraverso un immaginario popolare che non si fa scrupolo di contaminare le storie più diverse e di leggerle a suo modo. Ai personaggi più importanti come Orfeo, Euridice, Aristeo (interpretato da Matteo Benvenuti), Plutone, Proserpina (Chiara Protasi), tratti da Poliziano a Gluck in poi, si aggiungono altre presenze non trascurabili (né trascurate nella storia letteraria e teatrale dell’Orfeo, come Caronte o Apollo, le Parche, per esempio) ed altre più rare o addirittura nuove, come Aracne, Syrinx, la Fama o un giullare, più vicini alla mentalità popolare. Tutto questo per creare una storia avvincente e interessante dove la sua particolarità è quella di sviluppare una narrazione che parte dai personaggi e dalle loro storie mentre la musica mette insieme suoni e atmosfere popolari con tutto quello che rappresenta il grande bagaglio musicale italiano. Tra le curiosità il ruolo dello Storico, il personaggio che introduce l’argomento di ogni atto, è affidato al Presidente della Compagnia, Marco Giannotti, riprendendo una tradizione che affida proprio al capo della compagnia questo ruolo. Il cantastorie invece, il personaggio che introduce ogni scena, è affidato ad Alessandro Zazzaretta. Inizio dello spettacolo ore 21.30 e il costo del biglietto d’ingresso 12 euro intero, ridotto 10 euro. Il Bruscello è organizzato dalla Compagnia Popolare del Bruscello in collaborazione con il Comune di Montepulciano, la Provincia di Siena e la Regione Toscana oltre a sponsor privati. Il manifesto è stato disegnato da Rosalba Claudini. Per informazioni: Associazione Compagnia Popolare del Bruscello, tel. 0578.758529, www.bruscello.it