SIENA. Giovedì (16 aprile) alle ore 17.00 in Sala Storica si terrà la presentazione del volume di Maurizio Bettini “Elogio del politeismo. Quello che possiamo imparare oggi dalle religioni antiche”. Dialogano con lautore Achille Mirizio, docente di Storia e filosofia e Marco Ventura, docente di Diritto delle religioni e di Diritto canonico (Università di Siena), introduce e presiede Moreno Lifodi (Presidente AICC – Associazione Italiana di cultura classica, delegazione di Siena).
«Se si parte dal principio che gli dèi sono molti viene meno il motivo per affermare che quelli degli altri sono falsi dèi o demoni… Allinterno delle nostre società, ladozione di alcuni quadri mentali propri del politeismo ridurrebbe senzaltro il tasso di conflittualità fra le diverse religioni monoteistiche e le loro interne suddivisioni».
Duemila anni di monoteismo ci hanno abituato a ritenere che Dio non possa essere se non unico, esclusivo, vero. Al contrario, il politeismo antico prevedeva la possibilità di far corrispondere fra loro dèi e dèe appartenenti a culture diverse (la greca Artemis alla romana Diana, legizia Isis alla greca Athena), ovvero di accogliere nel proprio pantheon divinità straniere. Questa disposizione allapertura ha fatto sì che il mondo antico non abbia conosciuto quella violenza a carattere religioso che invece ha insanguinato, e spesso ancora insanguina, le culture monoteiste. È possibile attingere oggi alle risorse del politeismo per rendere più agevoli e sereni i rapporti fra le varie religioni? (fonte: sch. bib.).
Nota biografica
Maurizio Bettini insegna Antropologia del Mondo antico allUniversità di Siena. Con il Mulino ha pubblicato «Affari di famiglia. La parentela nella letteratura e nella cultura antica» (2009) e «Contro le radici» (2012); dirige la collana «Antropologia del mondo antico». Collabora con «la Repubblica».