Gli irriverenti sonetti al Salone degli Editori Senesi
“Questi sonetti – ci ricorda il Pallini – non sono condizionati o imbalsamati da quello che è, o meglio, si pretende che sia, il cosiddetto vernacolo senese, ma scritti nella mia parlata attuale. Ho scritto come parlo, usando meno segni di elisione possibili per non rendere difficile la lettura ai non senesi.”
Il piglio energico del vernacolo di Beppe offre al lettore il piacere di cogliere – in Piazza del Campo come in Duomo, alla stazione come in Fontanella e in tanti altri luoghi – la voce di un vecchio senese, che con passione e arguzia descrive, commenta e, a volte, critica in rima gli aspetti più vari della sua amatissima patria.
Giuseppe Pallini è nato a Siena nel 1925. Pare sia l’ultimo esemplare, a Siena, di una razza in estinzione, quelli che non portano mai la cravatta, ma soltanto il fiocchino annodato a mano. Ha scritto “Storia postale di Grosseto e della sua provincia”, “I corrieri del Mangia”, “Pomonte addio”, “Il perfido Cellese” e “I versacci di Beppe”, oltre a monografie ed articoli di storia postale per riviste specializzate. Attualmente altri “Sonetti di Beppe Pallini” su Siena e sul Palio escono via via in un’apposita pagina del sito internet www.ilpalio.org.
Appuntamento al Salone del Libro, nello spazio espositivo della Camera di Commercio / Senarte (via Tozzi 2). L’incontro fa parte degli appuntamenti del V Salone degli Editori Senesi, curato da Sienalibri.it e in programma dal 5 al 23 novembre a Siena, nell’ambito della XXIII edizione di