A Poggibonsi una serata organizzata da ALBA
POGGIBONSI. Domani (1 giugno) alle ore 17 presso la libreria “Il mondo dei libri” a Poggibonsi (via Sardelli 23-27) un evento di interesse culturale e sociale con la moderazione di Irene M. Gonnelli, avvocato.
Due libri a confronto per chiarire un concetto tanto intuitivo quanto usato in modo improprio. In estrema sintesi, quando si parla di beni comuni si intende porre un argine alla privatizzazione del patrimonio pubblico.
In I beni comuni, Ciervo, giurista, ne spiega senso e contenuto, anche in un’interessante prospettiva storica dal Medioevo ai referendum sull’acqua del 2011 per arrivare a superare la dicotomia pubblico/privato e introdurre la nozione giuridica di “beni comuni”, ovvero quei beni pubblici da considerarsi non commerciabili, che servono all’esercizio di diritti fondamentali e al libero sviluppo della persona umana di cui lo stato deve garantire una fruizione collettiva attraverso una gestione partecipata, per riprendere la definizione della commissione Rodotà.
Invece Viaggio nell’Italia dei beni comuni racconta varie esperienze di messa in pratica della teoria dei beni comuni’ ovvero la gestione collettiva, fuori dalle strette logiche del mercato, di boschi, acquedotti, condomini, ma anche della filiera del pane, di orti, pastifici, borghi medievali, teatri o dei beni confiscati alla mafia. Un viaggio in 24 tappe in realtà molto eterogenee, unite dalla pratica di quello che il premio Nobel per l’economia Elinor Ostrom chiama “comportamento cooperativo”.
ANTONELLO CIERVO. Avvocato del Foro di Roma (esperto in tutela dei Diritti della persona e in Diritti dei migranti), è Dottore di ricerca in Diritto Pubblico presso l’Università degli Studi di Perugia. Autore di circa cinquanta pubblicazioni scientifiche in materia di Diritto costituzionale, Diritto comparato e Filosofia del diritto, è attivista politico nello staff legale di “LegalAction” e nell’Associazione “Yo Migro”.
DANIELA PASSERI. Fa parte del comitato nazionale di ALBA (Alleanza Lavoro Beni comuni Ambiente) e è portavoce del nodo senese. E’ nel direttivo dell’Associazione per la decrescita.