di Gianni Basi
SIENA. Mai come quest’anno la stagione estiva dell’Accademia Musicale Chigiana si presenta con un programma così raffinato e spettacolare. Si parte, venerdi (9 luglio), alle 21,15 in Sant’Agostino, con la “Missa Solemnis” di Beethoven, che farà da apertura alla 67^ Settimana Musicale Senese. Un’opera considerata fra le più belle del sacro e forse proprio perchè, al contrario di altre, ogni intensa spiritualità è qui trasmessa attraverso lo scorrevole incedere di una tessitura sinfonica che seduce e trascina con forza prorompente. Senza però mai trascurare le dolci elevazioni, nel Kyrie intriso di archi e ottoni per esempio. Pur se presto l’impeto beethoveniano si inarca senza fine tra le rullate e le trombe del Gloria e nell’esplosione gioiosa del Credo. Un assolo di violino fenomenale, poi, nel Sanctus – Benedictus, sembrerà cullare i cuori fino a trasformarsi, all’Agnus Dei, nel canto limpido delle voci liriche accompagnate dal tono sommesso e discreto dei fagotti. Una Messa, questa, così fortemente coinvolgente nelle trame, e insieme meditativa, da fare come sorbire e assaporare la musica, sino a riempirsene soddisfatti, e senza che ci si accorga che quella musica è una preghiera. L’orchestra, appoggiata nell’imponenza esecutiva dalla simbiosi dei cori Collegium Vocale Gents e Accademia Chigiana Siena, è quella “Des Champs Elisées” con Philippe Herreweghe sul podio e Christoph Siebert a dirigere le voci. I quattro cantanti lirici, di grande levatura internazionale, rispondono ai nomi della soprano Simone Schneider, la contralto Gerhild Romberger, il tenore Emiliano Gonzales Toro e il basso Andrew Foster-Williams.
Il secondo concerto della Settimana Musicale ha in cartellone la prima mondiale assoluta dell’opera “Anaïs Nin”, ricavata da testi della stessa estroversa scrittrice franco-americana e appositamente commissionata dalla Chigiana e dalla London Sinfonietta. La rappresentazione andrà in scena alle 21,15 al Teatro dei Rozzi sia nella serata di sabato 10 che in quella di lunedi 12 luglio, e si avvarrà delle musiche di Louis Andriessen – il più celebre compositore olandese contemporaneo – e del virtuosismo dei nove elementi dell’ensemble “Nieuw Amsterdam Peil” schierati nella loro classica formazione con piano, tromba, corno, chitarra elettrica, persussioni, violino, contrabbasso e due sax. Cristina Zavalloni, la più poliedrica tra le voci esibitesi negli anni in Chigiana (ne ricordiamo gli inizi a Siena Jazz nel ‘90, e poi il debutto nella rossiniana “Scala di Seta” al Comunale di Bologna nel ‘97) avrà nel suo ruolo di soprano il compito di dipanare il filo vocale, e molto intimamente femminile, di tutta l’opera.
Sarà il venticinquenne pianista polacco Rafal Blechacz, martedi 13 luglio in Palazzo Pubblico (Sala del Mappamondo), alle ore 19, a ricevere quest’anno il 27° “Premio Internazionale Accademia Musicale Chigiana”. Vincitore nel 2005 del Concorso Chopin di Varsavia e nel 2007 del Disco di Platino con l’incisione dei “Preludi” di Chopin, il giovane talento eseguirà con l’ancora una volta riconosciuta destrezza brani di Bach, Debussy, Szymanowski e, naturalmente, Chopin.
Mercoledi 14 luglio, ore 21,15 al Teatro dei Rozzi, ecco il primo dei momenti “diversi” che l’Accademia senese offre ormai come di consueto al suo pubblico. Accompagnata da Vana Gierig al pianoforte e da Tito Castro al bandoneon, la bionda icona tedesca Ute Lemper, per la prima volta a Siena, percorrerà con “Last Tango in Berlin” uno speciale viaggio nel cabaret a passo di tango attingendo a canzoni indimenticabili. Da Kurt Weill, Jacques Breil, Astor Piazzolla e Bertold Brecht passerà con disinvoltura ed eleganza ai temi poetici di Rota e Ferré e al romantico slow parigino di Edith Piaf. Cantante, ballerina, attrice, la bella Lemper mostrerà ampio saggio del suo repertorio e con movenze ed espressioni fatali saprà farsi accostare tanto al mito fascinoso di Marlene Dietrich che a quello malizioso della Liza Minnelli. In chiusura di questo effervescente spaccato musicale d’antan fra due mondi (che non per niente ha come sottotitolo “From Brecht in Berlin to the bars of Buenos Aires”), Ute Lemper canta solitamente un tenerissimo pezzo di Breil, “Ne me quittes pas” (Non mi lasciare). E’ un’invocazione struggente, ogni frase della canzone ne è percorsa, specie alla fine: “…non mi lasciare, mi nasconderò lì a guardarti danzare… e a sorridere… lasciami diventare l’ombra della tua ombra…”. Beh, niente male per chi, di qualche strana roba “d’amour”, ne capisse la molto spesso più logica continuazione, a volte…
Ancora amore, giovedi 15 e venerdi 16 luglio alle 21,15 al ristrutturato gioiellino del “Rinnovati” con, nella prima serata, una ironica “La Princesse Jeaune”, operetta di gusto orientale di Camille Saint Saëns su libretto di Louis Gallet e revisione musicale di Bruno Moretti, e le fantastiche voci di due specialisti del canto lirico, Costanza Nocentini e in particolare Carlo Allemano.
Nella seconda serata, sarà la volta di una partitura di Nino Rota dal titolo (che si rivelerà galeotto) de “La scuola di guida”, scritta da Mario Soldati con orchestrazione di Bruno Moretti ed esecuzione dell’Orchestra della Toscana diretta da Giuliano Carella. Ma, soprattutto, con la rentrée in scena di due celebri cantanti operistici, di quelli che hanno fatto la storia: la Raina Kabaiwanska e Giuseppe Sabbatini, entrambi tuttora docenti in Chigiana.
La Settimana Musicale Senese si concluderà sabato 17 luglio, nella chiesa di Sant’Agostino, con una eccezionale maratona pianistica che, in due fasi, in avvio alle 17,30 e prosecuzione alle 21,15 sino a notte inoltrata, vedrà il formidabile Alexander Lonquich alle prese coi “Cinque Concerti per piano e orchestra” di Beethoven. Lonquich, non pago dello strepitoso successo già ottenuto con una analoga maratona sui concerti di Mozart, suonerà immergendosi letteralmente nel pianoforte e, al contempo, dirigerà l’Orchestra da Camera di Mantova. Keith Jarrett, per dirne uno, comincia già a ingelosirsi di queste straordinarie imprese titaniche, inventate da lui con improvvisazioni sublimi e pazzesche…
Da domenica 18 luglio, in parziale contemporanea con la terza edizione de “I Maestri Chigiani in Terra di Siena” (sparsi in splendidi “sotto le stelle” a San Gimignano, Sovicille, Pienza, Chiusi e Poggibonsi tra il 22 luglio e il 19 agosto), aprirà i battenti la 79^ Estate Musicale Chigiana in teatri chiese ed abbazie come ogni anno, e si protrarrà fino al 25 agosto chiudendo la stagione con “La Traviata” del grande Verdi e la Sofia Festival Orchestra. Alla direzione, in alternanza, si avvicenderanno i migliori Allievi chigiani del corso di direzione orchestrale di Gianluigi Gelmetti. Dei tredici concerti in programma – tutti d’alta scuola e d’alto classico viste le esecuzioni delle eccellenze fra i maestri chigiani da Gallois ad Achucarro, da Bashmet a Belkin, e poi Campanella, Giuranna, Pay, Dones, Carmignola, Accardo e Meneses – ricordiamo agli appassionati la data di mercoledi 18 agosto con un protagonista imperdibile, al Teatro dei Rinnovati: Maurizio Pollini, e il suo pianoforte. Suo davvero, se lo porta ovunque. Innamoratamente.
In linea di massima, questi i prezzi per assistere ai concerti di una finalmente calda estate e ancor più chigiana: platea e primo ordine di palchi euro 25; secondo ordine di palchi euro 18; ridotti 8 euro. Inoltre, per la prima volta, i biglietti si potranno acquistare online sul sito www.chigiana.it utilizzando carte di credito dei circuiti Visa e Mastercard.
Per ulteriori informazioni: 0577/22091. Ed ora, che si alzi il sipario sull’estate in grande, grandissima musica di Siena e dintorni, e che si rinfranchino le orecchie dopo un mese di ronzii insopportabili… O si preferiscono le deliziose vuvuzelas?
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SIENA. Mai come quest’anno la stagione estiva dell’Accademia Musicale Chigiana si presenta con un programma così raffinato e spettacolare. Si parte, venerdi (9 luglio), alle 21,15 in Sant’Agostino, con la “Missa Solemnis” di Beethoven, che farà da apertura alla 67^ Settimana Musicale Senese. Un’opera considerata fra le più belle del sacro e forse proprio perchè, al contrario di altre, ogni intensa spiritualità è qui trasmessa attraverso lo scorrevole incedere di una tessitura sinfonica che seduce e trascina con forza prorompente. Senza però mai trascurare le dolci elevazioni, nel Kyrie intriso di archi e ottoni per esempio. Pur se presto l’impeto beethoveniano si inarca senza fine tra le rullate e le trombe del Gloria e nell’esplosione gioiosa del Credo. Un assolo di violino fenomenale, poi, nel Sanctus – Benedictus, sembrerà cullare i cuori fino a trasformarsi, all’Agnus Dei, nel canto limpido delle voci liriche accompagnate dal tono sommesso e discreto dei fagotti. Una Messa, questa, così fortemente coinvolgente nelle trame, e insieme meditativa, da fare come sorbire e assaporare la musica, sino a riempirsene soddisfatti, e senza che ci si accorga che quella musica è una preghiera. L’orchestra, appoggiata nell’imponenza esecutiva dalla simbiosi dei cori Collegium Vocale Gents e Accademia Chigiana Siena, è quella “Des Champs Elisées” con Philippe Herreweghe sul podio e Christoph Siebert a dirigere le voci. I quattro cantanti lirici, di grande levatura internazionale, rispondono ai nomi della soprano Simone Schneider, la contralto Gerhild Romberger, il tenore Emiliano Gonzales Toro e il basso Andrew Foster-Williams.
Il secondo concerto della Settimana Musicale ha in cartellone la prima mondiale assoluta dell’opera “Anaïs Nin”, ricavata da testi della stessa estroversa scrittrice franco-americana e appositamente commissionata dalla Chigiana e dalla London Sinfonietta. La rappresentazione andrà in scena alle 21,15 al Teatro dei Rozzi sia nella serata di sabato 10 che in quella di lunedi 12 luglio, e si avvarrà delle musiche di Louis Andriessen – il più celebre compositore olandese contemporaneo – e del virtuosismo dei nove elementi dell’ensemble “Nieuw Amsterdam Peil” schierati nella loro classica formazione con piano, tromba, corno, chitarra elettrica, persussioni, violino, contrabbasso e due sax. Cristina Zavalloni, la più poliedrica tra le voci esibitesi negli anni in Chigiana (ne ricordiamo gli inizi a Siena Jazz nel ‘90, e poi il debutto nella rossiniana “Scala di Seta” al Comunale di Bologna nel ‘97) avrà nel suo ruolo di soprano il compito di dipanare il filo vocale, e molto intimamente femminile, di tutta l’opera.
Sarà il venticinquenne pianista polacco Rafal Blechacz, martedi 13 luglio in Palazzo Pubblico (Sala del Mappamondo), alle ore 19, a ricevere quest’anno il 27° “Premio Internazionale Accademia Musicale Chigiana”. Vincitore nel 2005 del Concorso Chopin di Varsavia e nel 2007 del Disco di Platino con l’incisione dei “Preludi” di Chopin, il giovane talento eseguirà con l’ancora una volta riconosciuta destrezza brani di Bach, Debussy, Szymanowski e, naturalmente, Chopin.
Mercoledi 14 luglio, ore 21,15 al Teatro dei Rozzi, ecco il primo dei momenti “diversi” che l’Accademia senese offre ormai come di consueto al suo pubblico. Accompagnata da Vana Gierig al pianoforte e da Tito Castro al bandoneon, la bionda icona tedesca Ute Lemper, per la prima volta a Siena, percorrerà con “Last Tango in Berlin” uno speciale viaggio nel cabaret a passo di tango attingendo a canzoni indimenticabili. Da Kurt Weill, Jacques Breil, Astor Piazzolla e Bertold Brecht passerà con disinvoltura ed eleganza ai temi poetici di Rota e Ferré e al romantico slow parigino di Edith Piaf. Cantante, ballerina, attrice, la bella Lemper mostrerà ampio saggio del suo repertorio e con movenze ed espressioni fatali saprà farsi accostare tanto al mito fascinoso di Marlene Dietrich che a quello malizioso della Liza Minnelli. In chiusura di questo effervescente spaccato musicale d’antan fra due mondi (che non per niente ha come sottotitolo “From Brecht in Berlin to the bars of Buenos Aires”), Ute Lemper canta solitamente un tenerissimo pezzo di Breil, “Ne me quittes pas” (Non mi lasciare). E’ un’invocazione struggente, ogni frase della canzone ne è percorsa, specie alla fine: “…non mi lasciare, mi nasconderò lì a guardarti danzare… e a sorridere… lasciami diventare l’ombra della tua ombra…”. Beh, niente male per chi, di qualche strana roba “d’amour”, ne capisse la molto spesso più logica continuazione, a volte…
Ancora amore, giovedi 15 e venerdi 16 luglio alle 21,15 al ristrutturato gioiellino del “Rinnovati” con, nella prima serata, una ironica “La Princesse Jeaune”, operetta di gusto orientale di Camille Saint Saëns su libretto di Louis Gallet e revisione musicale di Bruno Moretti, e le fantastiche voci di due specialisti del canto lirico, Costanza Nocentini e in particolare Carlo Allemano.
Nella seconda serata, sarà la volta di una partitura di Nino Rota dal titolo (che si rivelerà galeotto) de “La scuola di guida”, scritta da Mario Soldati con orchestrazione di Bruno Moretti ed esecuzione dell’Orchestra della Toscana diretta da Giuliano Carella. Ma, soprattutto, con la rentrée in scena di due celebri cantanti operistici, di quelli che hanno fatto la storia: la Raina Kabaiwanska e Giuseppe Sabbatini, entrambi tuttora docenti in Chigiana.
La Settimana Musicale Senese si concluderà sabato 17 luglio, nella chiesa di Sant’Agostino, con una eccezionale maratona pianistica che, in due fasi, in avvio alle 17,30 e prosecuzione alle 21,15 sino a notte inoltrata, vedrà il formidabile Alexander Lonquich alle prese coi “Cinque Concerti per piano e orchestra” di Beethoven. Lonquich, non pago dello strepitoso successo già ottenuto con una analoga maratona sui concerti di Mozart, suonerà immergendosi letteralmente nel pianoforte e, al contempo, dirigerà l’Orchestra da Camera di Mantova. Keith Jarrett, per dirne uno, comincia già a ingelosirsi di queste straordinarie imprese titaniche, inventate da lui con improvvisazioni sublimi e pazzesche…
Da domenica 18 luglio, in parziale contemporanea con la terza edizione de “I Maestri Chigiani in Terra di Siena” (sparsi in splendidi “sotto le stelle” a San Gimignano, Sovicille, Pienza, Chiusi e Poggibonsi tra il 22 luglio e il 19 agosto), aprirà i battenti la 79^ Estate Musicale Chigiana in teatri chiese ed abbazie come ogni anno, e si protrarrà fino al 25 agosto chiudendo la stagione con “La Traviata” del grande Verdi e la Sofia Festival Orchestra. Alla direzione, in alternanza, si avvicenderanno i migliori Allievi chigiani del corso di direzione orchestrale di Gianluigi Gelmetti. Dei tredici concerti in programma – tutti d’alta scuola e d’alto classico viste le esecuzioni delle eccellenze fra i maestri chigiani da Gallois ad Achucarro, da Bashmet a Belkin, e poi Campanella, Giuranna, Pay, Dones, Carmignola, Accardo e Meneses – ricordiamo agli appassionati la data di mercoledi 18 agosto con un protagonista imperdibile, al Teatro dei Rinnovati: Maurizio Pollini, e il suo pianoforte. Suo davvero, se lo porta ovunque. Innamoratamente.
In linea di massima, questi i prezzi per assistere ai concerti di una finalmente calda estate e ancor più chigiana: platea e primo ordine di palchi euro 25; secondo ordine di palchi euro 18; ridotti 8 euro. Inoltre, per la prima volta, i biglietti si potranno acquistare online sul sito www.chigiana.it utilizzando carte di credito dei circuiti Visa e Mastercard.
Per ulteriori informazioni: 0577/22091. Ed ora, che si alzi il sipario sull’estate in grande, grandissima musica di Siena e dintorni, e che si rinfranchino le orecchie dopo un mese di ronzii insopportabili… O si preferiscono le deliziose vuvuzelas?
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