Da Luca De Filippo a Francesca Inaudi, Lorenzo Lavia, Alessandro Preziosi, Alessio Boni
“Sarà una stagione ricca e vasta, per un pubblico adulto e giovane – ha aperto l’assessore Cresti – 26 spettacoli che rappresentano lo sforzo dell’Amministrazione comunale in un momento di grave crisi economica per tutto il Paese. Insieme alla prosa, alla danza, “nuovamente a teatro”, dedicato ad un pubblico più giovane e le rappresentazioni delle compagnie, che hanno la residenza artistica nel nostro teatro”.
Ma – come ha evidenziato Lucia Cresti “non solo spettacoli, anche una serie di attività collaterali: workshop, convegni, visite guidate all’interno dei Rinnovati, per evidenziare la volontà dell’Amministrazione nel voler dare centralità alla cultura, un settore determinante per lo sviluppo e il benessere del territorio>>. Infatti, nelle scelte attuate per stendere gli appuntamenti, il Comune di Siena non ha tralasciato la formazione e la ricerca, obiettivi, questi, in grado di rappresentare e concretizzare un vero e proprio progetto culturale”.
Ne è una dimostrazione quanto ha confermato la presidente della Fondazione Toscana Spettacolo, Beatrice Magnolfi, “Siena ha fatto una scelta decisa, un investimento coraggioso sul futuro, dove l’attenzione è incentrata sulla qualità per la creazione di nuovi pubblici”.
L’offerta teatrale di Siena, infatti, spazia in più generi per rispondere ad una platea vasta e con gusti differenziati, non tralasciando, neppure, appuntamenti con la danza. “Un linguaggio, forse, più difficile, – ha spiegato la Gori – in grado, però, di comunicare, attraverso il corpo, sensazioni precluse alla parola”. Per questo il convegno e lo spettacolo dedicato a George Balanchine, in programma il prossimo 28 ottobre, con interpreti di fama internazionale.
Del resto se i teatri riescono a vendere più biglietti degli stadi la fame di cultura non ha, certo, bisogno di essere dimostrata in altro modo. E se a Siena la qualità rimane alta con una programmazione capace di coniugare il classico al moderno, la sperimentazione con la ricerca, significa che della poesia, che l’arte, tutta, riesce ad esprimere – per citare il critico teatrale Porcheddu – nessuno ne può fare a meno, perché, come sosteneva Mario Luzi riesce a migliorare la vita a tutti.