Un'esposizione su acque, ceramiche e attività molitoria degli ultimi dieci secoli
ASCIANO. Una mostra e una calendario di iniziative d’estate per riscoprire la storia e la cultura di una comunità che affonda le proprie radici nell’acqua e nella terra. Asciano si svela a cittadini e turisti seguendo un percorso inedito sulle tracce dei 12 mulini, alcuni ancora esistenti, e di quello che da sempre rappresenta l’oro giallo del territorio: il grano. S’intitola “Vie d’acqua, vie di terra” la mostra documentaria e fotografica sulle acque, la ceramica, e l’attività molitoria ascianese degli ultimi dieci secoli e che sarà inaugurata sabato 25 luglio alle 21.30 nella Chiesa di Sant’Agostino. L’esposizione metterà in luce ancora una volta una parte del prezioso mosaico della storia ascianese ed è il frutto del lavoro di ricerca e studio di storici, professionisti e appassionati, tutti cittadini ascianesi. L’iniziativa è organizzata dal circolo Arci I° Maggio con il patrocinio e il sostegno e dell’amministrazione comunale di Asciano e dell’associazione Misericordia e vede poi la collaborazione della Parrocchia di Sant’Agata e della Filarmonica Giuseppe Verdi di Asciano. Il tema affrontato nella mostra vuole evidenziare come la ricchezza di corsi d’acqua, abbia permesso nel corso del tempo, di sviluppare in questo territorio l’attività molitoria. La mostra analizzerà infatti la storia dei 12 mulini, di cui ancora oggi ne restano le tracce e di altri esistenti ormai scomparsi. Insieme all’acqua anche “la terra” che già in passato, grazie al lavoro dell’uomo, produceva in gran quantità quello che può essere considerato l’oro di questa terra, il grano. E la terra intesa anche come argilla da lavorare, tanto da far produrre fin dal Medioevo un prodotto artigianale di eccellenza, la ceramica ascianese di cui un esemplare è ancora oggi conservato anche al British Museum di Londra. All’interno della mostra il visitatore troverà poi una sorpresa: la ricostruzione di un modello di mulino funzionante, sapientemente realizzato con maestria artigianale da un appassionato ascianese del luogo. A far da corredo alla mostra una serie di appuntamenti culturali tra luglio e settembre tra cui una lettura recitata e musicata di Caccia d’Asciano, noto personaggio storico del luogo, citato nella Divina Commedia, quale omaggio ascianese ai 750 anni del grande poeta fiorentino. E’ infatti in programma per mercoledì 29 luglio alle 21.30 nella Chiesa di Sant’Agostino “Caccia d’Ascian la vigna e la gran fronda”, fra storia, letture e interpretazione del Sommo Poeta a cura di Barbara Bazzotti, Francesco Brogi ed i flauti della Filarmonica Giuseppe Verdi di Asciano. L’epilogo del calendario, domenica 20 settembre, con la rievocazione della trebbiatura allo Stadio Marconi e lungo le vie cittadine a cura della Pro Loco di Asciano.