Arezzo ospita l'esposizione di firme italiane e straniere
di Enrico Campana
AREZZO. In senso fieristico, Arezzo ha deciso di fare le cose in grandi, e il suo centro espositivo sullo snodo che porta alla zona commerciale, in Casentino e all’Autosole si sta moltiplicando con l’edificazione di padiglioni degni di una metropoli. Un investimento della città della Chimera per creare flussi turistici importanti, e un polo culturale. L’idea giusta potrebbe essere la nascente ArteXpo dal 17 al 21 marzo col patrocinio del Comune, la Camera di Commercio, la provincia di Arezzo, la Regione Toscana e Banca Etruria, ma soprattutto con 100 gallerie, alcune provenienti dall’estero, dalla Turchia, dal Sud Africa, e naturalmente di tendenza delle maggiori città italiane. Oltre una ventina le “firme” toscane, unica enclave senese la Rotini Art Gallery di San Gimignano mentre è di Carlo Cambi Editore di Poggibonsi il bellissimo catalogo-cofanetto.
In questa prima edizione presentano i loro artisti Armanda Gori Arte Prato, Artarte Pescia, Chimera Arte Arezzo, Fantasio e Joe Arte Lucca, Galleria dei Ravvivati Livorno, Galleria del Teatro Romano Fiesole, Galleria Giraldi Livorno, Galleria Thripè Cortona, Grace Gallery Arezzo, Marchese Arte Contemporanea Prato, Montecchi Arte Grosseto, Mxm Arte lucca, Open Art Prato, Proposte d’Arte Contemporanea Pietrasanta, Pugliese Arte Firenze, Rielaborando Arezzo, Sangallo Art Station Firenze, Stamperia d’Arte Carini San Giovanni Valdarno, Tornabuoni Arete Firenze.Uno spazio è riservato anche alle Accademie di Belle Arti di Firenze e Carrara. La Rotini espone un’Ultima Cena dissacrante con splendide mele rosse a interpretare quel convivio fatale, di Vanni Viviani, oltre a Polittico Rosso di Giuseppe Calonaci e una versione frecce tricolori del mito di Dafne di Edi Brancolini.
Fra gli autori toscani grande attenzione sugli ultimi lavori di Mauro Capitani che sta preparando la sua personale a Cortona dal 6 agosto, dopo i tesori del Louvre. Ha reinterpretato una splendida Madonna del Parto “Fructus Ventris” scelta come logo dall’Associazione Nazionale dei Ginecologi e suscitato curiosità “Il papagallo e pettirosso”, una tavolozza di colori da lasciare a bocca aperta.
Vinto il prestigioso concorso della Lancia d’Oro del 2010 dedicato al grande architetto e storico Vasari per i 500 anni dalla nascita, il maestro di Terranuova Bracciolini è certamente considerato fra i candidati più autorevoli per interpretare uno dei prossimi palii senesi avendo la su pittura come caratteristica attenzione per i cavalli, le figure sacre e i volti di popolo oltre, appunto, quei colori unici che si ritrovano nella festa senese.
Fra il sacro e profano, si va dall’iperrealismo e all’astratto e alla grande pittura, da un omaggio a Sironi, una retrospettiva (da non perdere) con 100 opere del famoso artista sassarese che dopo Arezzo verrà ricordato in estate dalla sua città a 50 anni dalla morte. E poi è un incontro con Baj, Sassu, Modigliani, De Chirico, Burri, Campigli, Capogrossi, Boetti, Funi e tanti altri maestri della pittura italiana. Curiosità, per il cosiddetto “profano”, l’incontro di domenica pomeriggio sul tema “Identità Aertefatte” di Dario Ballantini, il livornese punto di forza con le sue imitazioni di Striscia La Notizia. Per informazioni di questa iniziativa di Arezzo Fiere e Congressi (direttore artistico Renzo Mezzacapo), cliccare www.artexpoarezzo.it.