Le opere sono esposte dal 5 al 21 aprile nella Galleria Cesare Olmastroni
SIENA. Torna, dopo il successo degli scorsi anni, la rassegna ArteSiena.
Sarà l’artista Daniele Zacchini assieme alla giornalista e scrittrice Simona Merlo ad aprire la quarta edizione con la mostra, ad ingresso libero, dal titolo #TOUCH, ospitata nella Galleria Cesare Olmastroni a Palazzo Patrizi (via di Città, 75) dal 5 al 21 aprile (aperta tutti i giorni dalle 10.30 alle 18.30).
La mostra #Touch è un viaggio tra segni, colori, frasi, profumi. Un percorso fatto di dieci quadri e altrettanti testi dove le due dimensioni artistiche si fondono senza presunzione di completezza poiché non ha importanza la totalità come concetto assoluto, ma la relatività dell’insieme fruito e “sentito” da ogni persona in modo diverso. Ed è da qui che prende forma l’idea di percorso alternativo della mostra: i quadri, realizzati prevalentemente con spatole di diversa grandezza, sono stati fatti per essere toccati, letti con il senso che si predilige. Odorati se si vuole. Completati attraverso le parole scritte sulle cornici, sullo sfondo delle tele, da dentro a fuori in un movimento a due tra lettera e colore. I dieci quadri (delle dimensioni di 1,80 m X 90 cm circa) saranno installati in modo che chiunque possa arrivare a toccarli, anche chi è costretto a muoversi in sedia a rotelle. Tramite il tatto, la parte materica innescherà un processo percettivo senza eguali: tela, legno, sabbia, acrilico, olio di mandorle, cartone, dibond, truciolato, polvere di quarzo, foglia d’oro, vetroresina a intreccio sono alcuni dei materiali utilizzati in un equilibrio differente a seconda del quadro e della sua storia.
I testi che emergono dalle opere, talvolta direttamente sulle tele, talvolta sulle cornici, non sono a corredo bensì in perfetta simbiosi con quanto Zacchini ha creato con la sua tavolozza cromatica, perché il contesto che prende forma dall’idea dei due protagonisti dell’allestimento si basa su un livello paritetico, che vede l’arte esprimersi con i colori le forme e i segni che compongono la scrittura.
Prove poetiche che si muovono a due a due giocando su un ordine di lettura che viene capovolto, e il cui senso, sebbene si usino le stesse “parole”, assume sfumature impreviste. <<Narriamo per non perderci – spiegano Zacchini e Merlo – per fissare un luogo e uno spazio, per lasciare un segno davanti a noi. Unico e condiviso>>.
#Touch sarà inaugurata venerdì prossimo, 5 aprile, alle ore 17,30. A seguire un buffet offerto dagli autori a tutti i presenti.