Il racconto della Valdichiana, capitale della cultura, l’arrivo del Granduca di Toscana. Sabato 11 gennaio, alle 21.15, agli ex-Macelli di Montepulciano
MONTEPULCIANO. Ancora una manciata di ore e poi sabato 11 gennaio, alle 21.15, nella sala degli ex-Macelli di Montepulciano, andrà in scena l’attesissimo spettacolo di prosa “Frontiera Due”, di e con Alessandro Zazzaretta, tratto dall’omonimo romanzo di Piero Baricci.
Attesissimo perché il testo parla del territorio, quella Val di Chiana appena nominata Capitale toscana della cultura 2025, attraverso voci autentiche, schiette, e con la forma del racconto, così popolare e al tempo stesso raffinata ed evoluta in queste zone.
Ma l’attesa della rappresentazione proposta dall’Arteatro Gruppo, è dovuta anche ai consensi e all’interesse che l’opera “Frontiera Due”, pubblicata nel 2016, giunta alla seconda edizione e vincitrice nel 2019 del premio letterario “Etruria – Tagete”, continua a riscuotere, o alla curiosità che suscita il ruolo di Alessandro Zazzaretta, che sarà unico interprete, solo, sul palco, dove vestirà i panni di diversi personaggi.
Infine, ad alimentare l’interesse, c’è la prevista irruzione in scena di Pietro Leopoldo d’Asburgo Lorena, del quale, proprio nel 2025, la Regione celebra i 260 anni dall’insediamento come Granduca di Toscana.
Protagonisti principali sono un’antica “leopoldina”, appunto Frontiera Due, e Mario, un uomo solo e disperato, che cerca riparo tra quelle mura cadenti. I due dialogano, si scontrano; poi, “da sensibilità solo apparentemente distanti” come scrive in una sua breve presentazione il leader dei Baustelle, Francesco Bianconi, “nasce quasi magicamente una corrispondenza di emozioni profonde e condivise”. “Il tempo riprende a scorrere, tanto in storie vissute o immaginate quanto dentro esistenze vere o leggendarie” continua Bianconi, fino all’epilogo, all’insegna, per l’uomo, della speranza di tornare ad una vita dignitosa, per la leopoldina di continuare ad invecchiare serenamente.
Come spiega l’autore Piero Baricci nella premessa al libro, lo scopo del suo ricordare era quello di “ridare vita e dignità perdute a quella piccola parte di mondo rimasta sempre nell’ombra”. E così Frontiera Due, diviso in quattordici quaderni, compilati da Mario nella sua permanenza nella leopoldina, diventa un trionfo di un genere artistico non riconosciuto ma molto presente nella cultura toscana e chianina, quello delle storie che, come dice il “poro zi’ Poldo”, il contadino narratore che si incontra nell’ottavo quaderno, “O ‘un lo sai che le storie so’ storie e basta? Succedono da sole e da sole si raccontano! Io gli presto solo la voce”.
Il commento musicale è affidato a Francesco Diodato (sax soprano), Marcello Rossi (basso), Ugo Sani (pianoforte) e allo stesso Baricci, meglio conosciuto col nome di Piero, alla chitarra. La scenografia porta la firma di Franco Romani e di Anelio Salvadori.
Collaborano alla rappresentazione Gianni Minasi, Anna Meconcelli, Franco Capitini; ingresso, 10,00 Euro, ridotto e soci 8,00 Euro.
Lo spettacolo è patrocinato dal Comune di Montepulciano e sostenuto da Banca Tema.