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di Viola Caon
SIENA. Rivalutare il territorio attraverso l’arte, è questo il motto dell’evento culturale “Arte, mistica e paesaggi” nell’ambito della Festa Toscana alla creatività presentato stamattina alla presenza del sindaco Alessandro Masi e dell’assessore alla cultura della Provincia Marco Saletti, assieme all’immancabile contributo dei rappresentanti della banca CRAS Florio Faccendi e Piero Spinelli e del presidente dell’Associazione Idilio Dell’Era, Francesco Rossi, è stato illustrato il programma della tre giorni dedicata all’opera di due personalità artistiche che hanno svolto la loro opera nel senese, prendendo ispirazione dai contorni esteticamente perfetti della campagna toscana: lo scrittore Idilio Dell’Era e lo scultore e pittore Plinio Tammaro.
“L’iniziativa nasce allo scopo – spiega il sindaco Masi – di raccontare e valorizzare il territorio senese attraverso l’opera di due artisti che, con espressioni diverse, sono riusciti a coglierne i tratti caratterizzanti e a trarne grande ispirazione per la loro arte. Inoltre, la forza di questo evento consiste nel mettere insieme tante realtà: dagli istituiti di credito, alle istituzioni, alle associazioni culturali.” E senza dubbio non esiste scelta migliore per rendere omaggio alla bellezza e alla diversità dei paesaggi senesi che sottolinearne la cifra mistica e idilliaca, ma contraddittoria e diversificata al tempo stesso tratti salienti dell’opera e delle personalità dei due artisti prescelti.
Idilio Dell’Era, infatti, personalità recuperata all’attenzione della critica in tempi recenti e in particolar modo negli ultimi tempi dal lavoro di Francesco Rossi, fu un prete scrittore nato in Maremma, ricordato da molti come un uomo solitario e riflessivo, miniera inesauribile di leggende popolari che aveva idilliacamente cambiato il proprio nome dal prosaico Martino Ceccuzzi al poetico Idilio- appunto – Dell’Era. Autore di 40 opere tra poesia, saggistica e agiografia, Dell’Era descrive nei suoi scritti più famosi, quali “Leggende toscane” e “La mia Toscana”, gli scorci più mistici e suggestivi delle zone intorno a Sovicille, dove visse a lungo svolgendo il proprio lavoro di sacerdote.
Non da meno è il contributo dato in questo senso da Plinio Tammaro, scultore e pittore nato a Napoli, cresciuto a Roma e formatosi tra Siena e Firenze nell’Istituto d’Arte prima e nell’Accademia delle Belle Arti poi. Disse di lui il celebre critico d’arte Mario de Micheli: “Il messaggio contenuto nella scultura di Tammaro è un messaggio d'energia: energia pur nella consapevolezza delle difficoltà a vivere dentro la vicenda del nostro tempo, un tempo in cui l'integrità dell'uomo è minacciata da ogni parte, in cui violenza e prevaricazione imperversano, in cui i segni della socialità sembrano oscurarsi per l'insorgere di forze irrazionali generate dalla volontà di un potere disumanante.” Una scultura impegnata, dunque, quella di Tammaro a testimoniare le difficoltà esistenziali dell’uomo moderno; una scultura contraddittoria e frammentata, che ben si adatta a riprodurre la varietà e la ricchezza spesso contrastante dei paesaggi toscani tra Siena e Firenze.
È sulla scia del messaggio di questi due artisti locali, dunque, che il Comune di Sovicille insieme alla Provincia, alla Pro Loco e alle associazioni legate a Dell’Era e Tammaro presenterà un programma ricco di iniziative nelle giornate di venerdì 9, domenica 11 e sabato 17 ottobre.
Questo venerdì alle 16 avranno luogo alla presenza delle autorità nella Sala Rosa del Comune di Sovicille l’inaugurazione delle mostre dedicate ai due artisti, la presentazione del quaderno dedicato a Dell’Era edito da Cantagalli-Siena e la consegna del premio “Plinio Tammaro”. Le mostre, curate da Gilberto Madioni, ospiteranno le opere di Piergiorgio Balocchi, Rino Conforti e Maurizio Masini, a testimonianza dell’influenza che lo sculture partenopeo esercita ancora oggi sugli artisti locali contemporanei.
La manifestazione proseguirà domenica 11 ottobre con una giornata all’insegna del trekking sulla Montagnola senese, durante la quale verranno visitati i luoghi mistici di Sovicille frequentati e cantati da Idilio Dell’Era e si concluderà il sabato seguente, 17 ottobre, con il convegno di studi “La mistica di Idilio Dell’Era” e la consegna del premio alla carriera per la poesia “Idilio Dell’Era”.
Un’occasione da non perdere, dunque, per chi ama godere della bellezza dei paesaggi toscani leggendo poesie, visitando gallerie d’arte e facendo lunghe passeggiate nei boschi.
SIENA. Rivalutare il territorio attraverso l’arte, è questo il motto dell’evento culturale “Arte, mistica e paesaggi” nell’ambito della Festa Toscana alla creatività presentato stamattina alla presenza del sindaco Alessandro Masi e dell’assessore alla cultura della Provincia Marco Saletti, assieme all’immancabile contributo dei rappresentanti della banca CRAS Florio Faccendi e Piero Spinelli e del presidente dell’Associazione Idilio Dell’Era, Francesco Rossi, è stato illustrato il programma della tre giorni dedicata all’opera di due personalità artistiche che hanno svolto la loro opera nel senese, prendendo ispirazione dai contorni esteticamente perfetti della campagna toscana: lo scrittore Idilio Dell’Era e lo scultore e pittore Plinio Tammaro.
“L’iniziativa nasce allo scopo – spiega il sindaco Masi – di raccontare e valorizzare il territorio senese attraverso l’opera di due artisti che, con espressioni diverse, sono riusciti a coglierne i tratti caratterizzanti e a trarne grande ispirazione per la loro arte. Inoltre, la forza di questo evento consiste nel mettere insieme tante realtà: dagli istituiti di credito, alle istituzioni, alle associazioni culturali.” E senza dubbio non esiste scelta migliore per rendere omaggio alla bellezza e alla diversità dei paesaggi senesi che sottolinearne la cifra mistica e idilliaca, ma contraddittoria e diversificata al tempo stesso tratti salienti dell’opera e delle personalità dei due artisti prescelti.
Idilio Dell’Era, infatti, personalità recuperata all’attenzione della critica in tempi recenti e in particolar modo negli ultimi tempi dal lavoro di Francesco Rossi, fu un prete scrittore nato in Maremma, ricordato da molti come un uomo solitario e riflessivo, miniera inesauribile di leggende popolari che aveva idilliacamente cambiato il proprio nome dal prosaico Martino Ceccuzzi al poetico Idilio- appunto – Dell’Era. Autore di 40 opere tra poesia, saggistica e agiografia, Dell’Era descrive nei suoi scritti più famosi, quali “Leggende toscane” e “La mia Toscana”, gli scorci più mistici e suggestivi delle zone intorno a Sovicille, dove visse a lungo svolgendo il proprio lavoro di sacerdote.
Non da meno è il contributo dato in questo senso da Plinio Tammaro, scultore e pittore nato a Napoli, cresciuto a Roma e formatosi tra Siena e Firenze nell’Istituto d’Arte prima e nell’Accademia delle Belle Arti poi. Disse di lui il celebre critico d’arte Mario de Micheli: “Il messaggio contenuto nella scultura di Tammaro è un messaggio d'energia: energia pur nella consapevolezza delle difficoltà a vivere dentro la vicenda del nostro tempo, un tempo in cui l'integrità dell'uomo è minacciata da ogni parte, in cui violenza e prevaricazione imperversano, in cui i segni della socialità sembrano oscurarsi per l'insorgere di forze irrazionali generate dalla volontà di un potere disumanante.” Una scultura impegnata, dunque, quella di Tammaro a testimoniare le difficoltà esistenziali dell’uomo moderno; una scultura contraddittoria e frammentata, che ben si adatta a riprodurre la varietà e la ricchezza spesso contrastante dei paesaggi toscani tra Siena e Firenze.
È sulla scia del messaggio di questi due artisti locali, dunque, che il Comune di Sovicille insieme alla Provincia, alla Pro Loco e alle associazioni legate a Dell’Era e Tammaro presenterà un programma ricco di iniziative nelle giornate di venerdì 9, domenica 11 e sabato 17 ottobre.
Questo venerdì alle 16 avranno luogo alla presenza delle autorità nella Sala Rosa del Comune di Sovicille l’inaugurazione delle mostre dedicate ai due artisti, la presentazione del quaderno dedicato a Dell’Era edito da Cantagalli-Siena e la consegna del premio “Plinio Tammaro”. Le mostre, curate da Gilberto Madioni, ospiteranno le opere di Piergiorgio Balocchi, Rino Conforti e Maurizio Masini, a testimonianza dell’influenza che lo sculture partenopeo esercita ancora oggi sugli artisti locali contemporanei.
La manifestazione proseguirà domenica 11 ottobre con una giornata all’insegna del trekking sulla Montagnola senese, durante la quale verranno visitati i luoghi mistici di Sovicille frequentati e cantati da Idilio Dell’Era e si concluderà il sabato seguente, 17 ottobre, con il convegno di studi “La mistica di Idilio Dell’Era” e la consegna del premio alla carriera per la poesia “Idilio Dell’Era”.
Un’occasione da non perdere, dunque, per chi ama godere della bellezza dei paesaggi toscani leggendo poesie, visitando gallerie d’arte e facendo lunghe passeggiate nei boschi.