All’appuntamento, coordinato dal vicepresidente Marco Saletti, interverrà il professor Gioachino Chiarini
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SIENA. Un viaggio alla ricerca dei rapporti di Siena con l’Oriente attraverso la lettura iconografica delle opere d’arte cittadine e la decifrazione dei simboli. Il volume di Mario Bussagli “Arte e magia a Siena” (Betti Editrice, 2017) sarà presentato alle ore 17.30 di venerdì prossimo, 24 novembre, nella Sala storica della Biblioteca degli Intronati (via della Sapienza, 5) in un incontro a ingresso libero, coordinato dal vicepresidente del cda Marco Saletti, cui interverrà il professor Gioachino Chiarini dell’Università degli Studi di Siena.
Il libro parte dal passato etrusco e prende in considerazione i monumenti cittadini, l’assetto urbanistico, i riti corali del Palio e le corrispondenze tra indizi e simboli come parte di una trama complessa ma sorprendentemente coerente, in un percorso dove convivono un’analisi propriamente storico-filologica e una morfologica, e, con il contributo del figlio Marco, si incrociano le tematiche folkloriche, mitologiche e antropologiche con i ricordi personali.
L’autore è interessato dalle tenebre, dai bottini sulle tracce della leggendaria Diana, dalle cuspidi come la vertiginosa Torre del Mangia e dai fasti dell’incompiuta Cattedrale; ma anche da quella “gente vana”, come la definiva Dante, che Franco Cardini, nella sua prefazione al volume, associa a una “vanitas fatta anche di magia e che si risolveva in grandi monumenti alla gloria della città, la molla segreta che ha fatto grande Siena e che ne ha conservati e preservati, meglio che altrove, alcuni caratteri originali”.
Un testo, come sottolinea Vinicio Serino nella postfazione, che “rappresenta un trattato sull’immaginario e sulla mentalità collettiva di una città e dei suoi abitanti”, in cui il richiamo tra realtà e soprannaturale è continuo” ed “è il sacro il protagonista di questo libro […] qualcosa di indefinibile che, al tempo stesso, inquieta e impaurisce; eppure incanta, seduce, rapisce”.